«Ho scelto Cagliari perché volevo restare in Italia e perché è la squadra che più mi ha voluto, già dall’anno scorso, forse da prima ancora».

In campo mostra i denti, dietro la scrivania della sala stampa del “Crai Sport Center” di Assemini, però, José Luis Palomino mostra un sorriso dolce, contagioso, e si emoziona quando parla della madre, del padre e dei sacrifici fatti dalla famiglia per farlo giocare a calcio quando era un bambino.

«Non smetterò mai di ringraziarli», sottolinea l’esperto difensore argentino (compirà 35 anni a gennaio) che tiene a ringraziare anche «tutti quelli che hanno permesso che potessi arrivare qui in Sardegna».

Ottimo l’impatto con Davide Nicola: «Già ci eravamo sentiti prima di arrivare qui», svela. «Lui vuole dare un’idea di gioco chiara e un’identità forte alla squadra e perché questo avvenga bisogna lavorare tanto. Lui si aspetta tanto da me e io sono pronto a dare tutto me stesso. Ora dobbiamo capire quale è la posizione ideale per me».

L’Atalanta? «Sono stati sette anni intensi, ringrazio ancora i tifosi per come mi hanno salutato quando sono andato via. Ci siamo dati tanto a vicenda, ma ora ho voglia di dare il massimo per questa nuova sfida».

Fabiano Gaggini

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