Massimo Rastelli ha vinto il premio di "Allenatore rivelazione" dell'ultima Serie A, ritirato ieri sera a Carate Brianza durante gli Sportitalia Awards.

Sul palco riconoscimenti anche per Maurizio Sarri, miglior allenatore dell'anno col suo Napoli, quello del più bel calcio d'Italia, e Davide Nicola, "Personaggio dell'anno", dopo il miracolo calcistico di una salvezza impossibile col Crotone.

IL PREMIO DI TUTTI - "Un onore questo premio che ricevo io", ha spiegato il tecnico, "ma che condivido con tutte le persone che hanno dato il loro contributo per i risultati dello scorso anno. Un premio da condividere con la società, dal presidente Tommaso Giulini al direttore Stefano Capozucca, con tutto lo staff e i giocatori. Perché il merito è di tutti".

VOGLIA DI RIPARTIRE - Rastelli e il Cagliari sono pronti a ripartire dopo una stagione positiva: "La salvezza non è mai stata in discussione, abbiamo centrato risultati importanti. Ripartiamo da lì, sapendo che confermarsi sarà più difficile".

Il tecnico di Torre del Greco ci tiene a sottolineare il peso di una panchina come quella rossoblù: "Una delle più importanti del calcio italiano. E sono orgoglioso di esserci per il terzo anno di fila".

Gli applausi prima di ripartire, con un obiettivo preciso: "La salvezza, che per una squadra come la nostra è come uno scudetto. Poi vedremo se riusciremo a fare qualcosa in più".

Attende notizie dal mercato, soprattutto in difesa: "Dobbiamo sostituire Bruno Alves e Andreolli è un profilo che ricalca quello che cerchiamo, un difensore d'esperienza e che non debba perdere tempo ad ambientarsi nel nostro calcio".

Porte chiuse, invece, per Cassano: "Sulle sue qualità non c'è nulla da dire. Ma sono solo voci e davanti abbiamo un potenziale importante, in attacco siamo al completo".

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