Quando il Cagliari era lontanissimo dalla serie A, tutti in Sardegna tifavano Renato Raccis, primo bomber sardo con le maglie di Livorno e Milan. Scomparso nel 1979, era nato a Mandas il 17 giugno 1922. E il suo paese ha deciso di festeggiare i cento anni dalla sua nascita con una serie di iniziative che coinvolgeranno anche campioni del passato e del presente.

"Spesso - ha raccontato il figlio Giorgio - mi sono chiesto quale sarebbe potuto essere l'esempio da tramandare ai giovani per ricordare mio padre e mi piace pensare, oltre al modello del cannoniere che ha fatto tanti gol, la storia di un ragazzo di appena sedici anni che lascia il castello e va da solo a Prato nel 1938. Erano altri tempi e non c'era di sicuro la possibilità di conoscere il mondo fuori dalla tua casa. Ma ha avuto coraggio ed è rimasto sempre con i piedi per terra, divertendosi a fare gol ma senza mai perdere i suoi valori, la sua identità e la sua fermezza".

In sala anche gli ex rossoblù Beppe Tomasini, Adriano Reginato e Gigi Piras. Presenti anche l'assessore regionale al turismo Gianni Chessa e il sindaco di Mandas Umberto Oppus. Raccis è stato il primo calciatore sardo a giocare in Serie A, terzo bomber isolano di sempre nella massima serie, dietro a Virdis e Zola, ma davanti a Sau e Piras.

A rendergli omaggio, oltre ai campioni del Milan del presente e del passato, che hanno già fatto pervenire i loro messaggi, come Costacurta e Baresi, ce ne saranno altri che raggiungeranno Mandas per non mancare all'evento.

Complimenti anche da Livorno: in Toscana l'attaccante sardo ha sfiorato lo scudetto nella stagione 1942/1943. In programma l'intitolazione di una strada di Mandas, un torneo giovanile, la "Partita del Centenario" tra le vecchie glorie del Cagliari e quelle locali, la presentazione di un libro sulla sua storia, un premio promosso dall'Ussi (stampa sportiva).

Previsto anche un raduno con i sindaci dei paesi dell'isola che hanno espresso calciatori con almeno una presenza in A. 

(Unioneonline/v.l.)

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