I meglio informati non hanno dubbi: nel misterioso e repentino addio di Roberto Mancini alla Nazionale italiana di calcio ci sarebbe anche lo zampino degli arabi.

Da Riad la SAFF, la Federcalcio locale, dopo aver incassato il no di Jose Mourinho avrebbe infatti pronto per il c.t. campione d’Europa un ricco triennale da 40 milioni a stagione «con chiusura in tempi brevi – sentenzia la Gazzetta – anche nelle prossime 48 ore».

Se dovesse firmare, Mancini potrebbe debuttare già in settembre in un’amichevole con la Corea, poi in novembre il primo appuntamento in vista del Mondiale 2026: sfida alla vincente del playoff Cambogia-Palestina e poi la Giordania.

A gennaio in Qatar c’è quindi la Coppa d’Asia che i tifosi la vogliono assolutamente portare a casa. L’Arabia è in un girone con Oman, Thailandia e Kirghizistan. Quindi a marzo e giugno di nuovo le partite del Mondiale 2026.

Nel frattempo arrivano le parole della madre di Roberto Mancini, che in un’intervista rilasciata a Qn precisa di non avere idea del perché il figlio abbia scelto di lasciare la guida della Nazionale, affermando di non esser stata nemmeno a conoscenza della sua decisione.  La donna non riesce a spiegarsi cosa abbia spinto il figlio a dimettersi da ct. «Lo chiamerò e ci parlerò come ho sempre fatto - dice -. Se vorrà Roberto mi spiegherà perché ha preso questa decisione e noi da genitori gli saremo sempre vicini». «Con Roberto non parliamo mai del suo lavoro - precisa ancora la madre -. È stato sempre così il nostro rapporto. Ci interessa solo che stia bene».

«Roberto ha un cuore grande - sottolinea la madre -. Non ha mai veramente superato la morte di Gianluca Vialli. Era legatissimo a lui».

(Unioneonline/v.l.)

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