Sconfitta casalinga per il Cagliari contro la Fiorentina, nell'anticipo della 18esima giornata di serie A.

Finisce 0-1. Decisiva la rete di Babacar.

Le pagelle dei rossoblù.

Cragno 6,5: primo tempo da vera saracinesca (grande riflesso su Simeone), nella ripresa alza bandiera bianca sul tocco di Babacar. Riesce a non farsi condizionare dall'handicap di non poter ancora calciare forte.

Romagna 6: gara di spessore, è il più lucido anche nell'impostazione.

Andreolli 6: un salvataggio che vale un gol, qualche imprecisione. Nel finale, toccato duro da Thereau, dimostra di accusare il colpo.

Pisacane 6: gioca da terzo di difesa con puntiglio e spesso sostituisce Padoin negli inserimenti.

Van der Wiel 5,5: Biraghi lo costringe a rinculare, svolge il suo compito ma ha poche occasioni di crossare.

Ionita 5,5: tra i più attivi nella ricerca del pallone, ma finisce per girare spesso a vuoto.

Cossu 5,5: comincia da playmaker ma tende sempre ad avanzare. Lopez lo manda a fare la mezzapunta. Al sua attivo un tiro e tanto impegno.

Barella 5,5: si innervosisce per le valutazioni arbitrali e sbaglia molto. Da regista arretrato incide poco. Se deve essere lui l'alternativa a Cigarini dovrà imparare in fretta.

Padoin 5: fa in pratica il terzino, con la squadra chiusa nella propria trequarti e Chiesa in agguato. Poco da ricordare.

Joao Pedro 4: parte trequartista, poi arretra nella linea dei centrocampisti. Gara anonima, si accende a sprazzi. Ingenuo il modo in cui si procura il giallo che gli impedirà di giocare a Bergamo, incommentabile il gesto che gli costa l'esplusione.

Pavoletti 5: gara muscolare ma con pochissima qualità e l'atteggiamento passivo della squadra non lo aiuta.

Farias 5: qualche spunto individuale, ma poca, davvero poca concretezza.

Faragò 5,5: torna a fare l'interno ma l'intesa con Van der Wiel è tutta da costruire.

Sau sv: la mossa della disperazione di Lopez.

Lopez 5: dice che i risultati arriveranno come conseguenza della prestazione e ha ragione. Infatti non raccoglie neppure un punto. Fare una partita di contenimento in casa della Roma è accettabile, stavolta no. Neppure un tiro in porta, non basta l'imbarazzo di dover inventare un sostituto di Cigarini (che non ha) a giustificare l'atteggiamento passivo e la pochezza offensiva della sua squadra.

LA PARTITA:

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