Il Cagliari ci prende gusto e, in Coppa Italia, batte 2-1 l'Udinese ai supplementari con un guizzo all'ultimo minuto del ritrovato Lapadula.

Ranieri rivoluziona la squadra, col ritorno di Radunovic tra i pali, difesa con Di Pardo, Wieteska, Hatzidiakos e Azzi, Makoumbou e Sulemana in mediana e Petagna davanti, col sostegno di Oristanio, Shomurodov e Jankto. Cagliari padrone del campo, contro un'Udinese che mostra evidenti limiti tecnici e tattici. La gara di Di Pardo dura 17' per un problema muscolare e al suo posto entra Zappa. Oristanio conferma il suo momento ottimo e va vicino al gol al 13' (fuori) e soprattutto al 20', quando tutto solo davanti a Okoye viene stoppato dal portiere dei friulani. E sempre Okoye deve intervenire ancora due volte su Oristanio e soprattutto Shomurodov, ben servito da Petagna. Dall'altra parte, Radunovic resta inoperoso, ma il primo tempo si chiude a reti inviolate.

La ripresa parte con Obert al posto di Jankto, ma è l'Udinese a partire meglio, con Lucca che prima va a segno, ma in fuorigioco, e poi impegna Radunovic, che si salva con l'aiuto della traversa sul colpo di testa dell'ex Ajax (5'). E al 18' la frittata è servita: Azzi regala un angolo, cross di Thauvin, Sulemana perde l'uomo e Guessand la sblocca. Alla mezz'ora escono Oristanio, Azzi e Shomurodov, entrano Pereiro, Viola e soprattutto Lapadula, al rientro dopo l'intervento alla caviglia. E al 35' ci pensa ancora Viola a riportare il punteggio sulla parità: punizione tesa da destra, nessuno la tocca e palla in rete. Il Cagliari chiude in attacco, ma gli ultimi tentativi di Lapadula e Viola vengono ribattuti e la qualificazione viene affidata ai tempi supplementari.

Cagliari che comanda il gioco e quando i rigori sembrano certi, ecco il colpo vincente al 14': contropiede di Petagna, assist per Lapadula e il bomber certifica il suo ritorno col gol-qualificazione. Deiola e Lapadula falliscono il tris nel recupero, ma basta così.

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