Aria di festa in vista della prima di oggi alla Sardegna Arena (ancora un migliaio di biglietti invenduti), ma Massimo Rastelli pensa solo al campo. E chiede al Cagliari di pensare solo a battere il Crotone: "La determinazione del presidente e della società tutta ci dà un'ulteriore responsabilità per centrare la prima vittoria. Dopo due ottime prestazioni, per noi c'è solo un risultato, la vittoria. Siamo arrabbiati, perché dopo aver fatto bene non abbiamo ancora punti ed è arrivato il momento di farli".

E per battere i calabresi, il tecnico ieri ha chiesto ai suoi di giocare una battaglia: "Si parla di festa, ma penso solo a una battaglia da affrontare e la squadra deve scendere in campo con il coltello tra i denti. Certe partite contano doppio e questa è una di quelle. Domani è importante solo la vittoria".

Per centrare il successo Rastelli confida nella spinta del nuovo stadio, battezzato con due allenamenti durante la settimana: "La sensazione è quella di avere non il dodicesimo, ma il tredicesimo uomo. Avremo uno stadio pieno dalla nostra parte e l'amore di un intero popolo che ci spingerà. E questo ci darà la carica per far sì che la Sardegna Arena diventi il nostro fortino e ci porti i punti salvezza".

Formazione top secret, come sempre, ma è facile intuire che Pavoletti giocherà dal primo minuto: "È fermo da sette mesi, ha giocato pochissimo e ha bisogno di ritrovare il ritmo gara. E lo può trovare solo giocando".

Sulla gara incombe il rischio pioggia, ma Rastelli non si preoccupa: "Anche dovesse piovere, un campo veloce agevolerebbe chi fa gioco. E noi vogliamo giocare un calcio piacevole, come nelle ultime due gare, ma abbinando il risultato. Perché vanno bene gli applausi, ma se non si vince poi la gente non può essere certo contenta".
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