I giovani rossoblù si fermano in semifinale. Un pareggio amarissimo contro l’Inter e i ragazzi di Agostini vedono infrangersi il sogno della finale scudetto ad un millimetro dalla fine. Si qualificano i nerazzurri dopo 120’ minuti di fuoco grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare. All’ultimo atto martedì sfideranno la Roma.

Capitan Kourfalidis e compagni avevano concluso il primo tempo in vantaggio per 0-3, dominio assoluto. Nella ripresa l’incredibile pareggio dell’Inter, che ha iniziato la rimonta al minuto 77’. Al 13’ arriva il vantaggio rossoblù: Delpupo, schierato come “falso nueve”, si guadagna una punizione dal limite dell’area, battuta splendidamente da Desogus che insacca, un gol dedicato da parte di tutta la squadra all’infortunato Zallu. A fine primo tempo ecco l’uno-due devastante per gli Agostini boys: Luvumbo si guadagna e trasforma il calcio di rigore (undicesima marcatura nell’anno solare per il numero 30) e nell’unico minuto di recupero arriva il 3-0, ancora con Desogus che segna su assist di Cavuoti, gol numero 15 per l’ala sinistra.

La seconda parte

La ripresa si apre con il poker sfiorato sia da Obert che da Luvumbo in contropiede con un tiro debole parato da Rovida e un altro alto sopra la traversa. L’Inter non molla e al 77’ fa partire l’inattesa rimonta: il tiro di Sangalli dal limite dell’area è parato da D’Aniello, che non può fare nulla sulla respinta in tap-in del neo entrato Abiuso. Al 90’ ancora Abiuso con un’imponente stacco di testa segna il 3-2, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti. In pieno recupero arriva il clamoroso 3-3 con Sangalli di testa sulla sponda di Hoti che porta il match ai supplementari. Nell’overtime la traversa colpita da Iliev su punizione, poi Palomba al 113’ sfiora il 4-3 a tu per tu con Rovida calciando alto.

Le parole di Agostini

Deluso ma consapevole del grande percorso l’allenatore Agostini: «Una volta subito l’1-3 ci siamo abbassati troppo, è subentrata un po’ di stanchezza e alla fine il calcio in questi frangenti ti può punire nel modo più beffardo. Questo epilogo non rovina lo splendido lavoro fatto da questi ragazzi e dallo staff tecnico, un gruppo meraviglioso che meritava di giocarsi la finale. Siamo molto dispiaciuti per come è finita, avevamo fatto l’ennesima grande partita e solo negli ultimi minuti abbiamo perso un po’ di brillantezza, permettendo all’Inter di trovare i gol. Il nostro è stato un cammino straordinario, costruito giorno dopo giorno, sono orgoglioso di ogni singolo elemento, lavorare con loro è un privilegio».

Matteo Macciotta

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Inter – Cagliari 3-3

Inter (4-3-1-2): Rovida, Sangalli, Hoti, Moretti, Carboni, Peschetola (46' Iliev), Casadei, Fabbian (58' Owusu (109' Nunziatini), Silvestro (86' Grygar), Zuberek (46' Jurgens), Carboni V. (58' Abiuso). A disp.: Basti, Botis, Fontanarosa, Dervishi, Pelamatti, Owusu, Peretti. All. Chivu.

Cagliari (4-3-2-1): D'Aniello, Obert, Palomba, Sulis, Secci (14' Pulina), Conti, Del Pupo (72' Tramoni), Kourfalidis (67' Schirru), Desogus (82' Vitale), Cavuoti (82' Vinciguerra), Luvumbo (82' Corsini). A disp.: Fusco, Masala, Idrissi, Caddeo, Noah, Yanken. All. Agostini.

Arbitro:Virgilio di Trapani.

Reti: 13' Desogus (C), 42' rig. Luvumbo (C), 46' Desogus (C), 77' Abiuso (I), 90' Abiuso (I), 93' Sangalli (I).

Note:ammoniti Rovida (I), Hoti (I), Luvumbo (C), Corsini (C), Moretti (I), Schirru (C).

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