Polemica nella polemica all'indomani di Roma-Cagliari.

A far discutere sono le parole pronunciate dal direttore sportivo giallorosso Gianluca Petrachi nel dopopartita, a commento del gol del 2-1 annullato a Kalinic per fallo su Pisacane.

"Il calcio non è un gioco da signorine. Allora andiamo a fare danza classica no? Ma questo è un gioco di maschi", aveva tuonato il ds romanista, riferendosi alla decisione dell'arbitro, a suo dire - e a dire di tutta la dirigenza del club capitolino - sbagliata.

Frasi che hanno scatenato indignazione, in particolare nel mondo del calcio femminile.

"Quella frase, che il calcio non è uno sport per signorine, è del 1909 e l'ha pronunciata Guido Ara. Sono passati 110 anni e credo che dovremmo andare avanti. È un modo di pensare un po' primitivo ma, nel frattempo, la società si è evoluta", ha detto il ct della Nazionale donne, Milena Bertolini. "Quello di Petrachi - ha aggiunto Bertolini - è il pensiero medio degli italiani verso le donne che fanno calcio".

A farle eco, Sara Gama, che delle azzurre è la capitana. "Petrachi ha fatto un'uscita molto infelice, glielo stanno facendo notare tutti. Il linguaggio plasma la realtà, questo linguaggio forse non corrisponde a quello che lui pensa. Il linguaggio è importante e dimostra che, per quanto cerchiamo di progredire, per il cambio culturale serve tempo", ha commentato la calciatrice della Juventus.

Va invece controcorrente Carolina Morace, monumento del calcio femminile italiano, oggi allenatrice e commentatrice televisiva, secondo cui le parole di Petrachi "non sono parole offensive, nella maniera più assoluta. Anche io alle mie giocatrici in alcune circostanze potrei dire che non siamo né signorine né ballerine".

(Unioneonline/l.f.)
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