Martedì di coppa amaro per Juventus e Milan.

Nel girone H di Champions League i bianconeri sono stati sconfitti dal Maccabi Haifa, che si è imposto 2-0 in casa grazie a una doppietta di Atzili.

Un ko che mette ancor più sulla graticola Massimiliano Allegri, anche se nel dopo partita la società ha deciso di rinnovare la fiducia al mister, per voce di Andrea Agnelli in persona: "È uno dei periodi più difficili, sono arrabbiatissimo e provo vergogna, dobbiamo chiedere scusa ai tifosi che si vergognano di farsi vedere in giro", le parole del presidente bianconero. Che ha aggiunto: "Non ci sono responsabilità individuali, è un problema di gruppo. Allegri è e rimarrà l'allenatore della Juventus, la nostra società ha sempre fatto le verifiche a fine anno. La Juventus - ha concluso - è nel suo insieme un gruppo di 80-90 persone, deve avere la forza di raggrupparsi tutti insieme".

Delusione anche per il Milan, sconfitto nel Gruppo E a San Siro dal Chelsea, anche in questo caso per 2-0. Un match condizionato dall’espulsione, dopo soli 20 minuti, di Tomori, dopo un contrasto in area con Mount, con l'arbitro tedesco Siebert che estrae il rosso e concede un contestatissimo penalty, trasformato da Jorginho. Poi il raddoppio di Aubameyang a chiudere il match.

Al termine, Stefano Pioli non ha nascosto la sua rabbia: “Ho detto all'arbitro ciò che pensavo a fine partita, non parlo un inglese così fluido ma credo che abbia capito”, ha spiegato il mister rossonero. Aggiungendo: "Il calcio è uno sport di contatto, non è mai rigore e non è mai rosso” un contrasto come quello fra Tomori e Mount. 

Con due partite da giocare, la Juventus è ultima nel girone a 3 punti, a pari merito con il Maccabi, con davanti Psg e Benfica, entrambe a 8. 

Il Milan invece è a 4 punti, come la Dinamo Zagabria, dietro a Salisburgo (6) e alla capolista Chelsea (7).

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata