"Otto anni sono tanti, nel calcio di oggi è difficile vedere giocatori per tanto tempo in una stessa squadra. Mi fa piacere: soprattutto perché ho sempre giocato. E non è facile. Molto contento di avere trovato il giusto equilibrio nella squadra giusta".

Lo ha detto Joao Pedro nella sua prima conferenza stampa della stagione a Peio, dove la squadra è in ritiro, dichiarando di vedere il suo futuro ancora legato alla Sardegna.

"È sempre difficile - ha spiegato - parlare di quello che succederà: per tante estati sembrava di dover andare via, io invece resterei qui a vita".

L’attaccante rossoblù ha elogiato mister Semplici: "Ha grandi meriti sulla salvezza dello scorso anno: è arrivato in un momento molto difficile, ma siamo riusciti a venirne fuori. Ora ripartiamo: serve una nuova mentalità per non ritrovarci nella situazione dello scorso anno".

E a proposito del calciomercato: "Magari compriamo Neymar - ha scherzato Joao Pedro -. Dalbert? Potrebbe darci una mano a prescindere dal fatto che sia brasiliano".

"Ho tifato molto questa Italia. Sono contento anche per Toloi, Emerson e Jorginho. Pallone d'oro? Non so quali siano i criteri ma penso che nel suo ruolo sia il migliore al mondo", ha detto ancora, commentando la vittoria della Nazionale a Euro2020.

A livello di schema Semplici sembra orientato verso un 3-4-2-1 e per Joao Pedro non sembra essere un problema: "Ho giocato dappertutto, ma ritengo che nel calcio moderno un giocatore non debba pensare a un solo ruolo".

Così come sul record di gol personali da battere: "Non mi metto un limite", ha affermato.

Joao Pedro ha concluso con un messaggio forte sul razzismo: "Purtroppo esiste ancora, solo chi l’ha subito sa quanto sia brutto. Combatteremo ancora perché è una cosa che deve finire".

(Unioneonline/F)

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