Dopo due ore di grande show, il prato dell’Unipol Domus ha ospitato due leggende della Nazionale: Gennaro Gattuso e Gianluigi Buffon. Il nuovo commissario tecnico e il capo delegazione dell’Italia, a pochi minuti dall’inizio dell’amichevole fra Cagliari e Saint-Étienne, hanno chiuso con un ricordo speciale l’avvicinamento alla prima edizione del Trofeo Gigi Riva. Entrambi hanno condiviso tanti anni col Mito, quando era team manager in azzurro: su tutti i Mondiali del 2006, vinti in Germania.

«Per noi Gigi è stato un punto di riferimento», ha esordito Gattuso. «Non gli piaceva parlare tantissimo, né rimanere in giro fino a tardi: ma una sera l'ho fatto stare in piedi fino alle 3. Il ricordo che ho è quello di una persona vera. Il suo record di gol sarà mai superato? Speriamo, perché ormai c'è da tanti anni. Il muro del record di presenze è crollato, ma quello dei gol no: cercheremo di trovare un giocatore che ne faccia tanti».

Applauditissimo Buffon, ancor prima di prendere la parola. «Al popolo sardo e al popolo cagliaritano ha dato tutto se stesso, però posso anche dire che i cagliaritani devono essere orgogliosi di loro stessi: se Gigi Riva è riuscito a esprimersi in quel modo è perché lo hanno protetto e lo hanno fatto sentire uno di loro. Il mio ricordo più bello è prima di partire per i Mondiali in Germania, dove c'era tanta confusione. Gigi era uno che usava poco le parole: in quel momento, per difendere la squadra, si aggiornava sulle notizie che uscivano e si fidava di noi. Sapeva chi eravamo e per noi si sarebbe buttato nel fuoco».

Stamattina, Gattuso e Buffon hanno visitato il Crai Sport Center di Assemini e incontrato il Cagliari. Ora seguiranno in tribuna l’amichevole.

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