"Voglio che i giocatori mi mettano in difficoltà".

È sempre stato uno dei ritornelli preferiti di Massimo Rastelli, riarrangiato e ribadito fin dal primo giorno del ritiro a Peio. L'uomo di Torre del Greco vive di certezze, ma non granitiche. Lui sceglie, ma è pronto a tornare sui suoi passi se chi è rimasto fuori gli dimostra di meritare considerazione.

Ecco perché, all'alba della nuova stagione, il Cagliari disegnato alla lavagna si ritrova con un numero esagerato di parentesi. Ballottaggi, gioco delle coppie, dentro o fuori. In difesa, centrocampo e attacco le decisioni sono tutt'altro che scontate. E la gara di domani col Palermo darà le prime indicazioni sul Cagliari che sarà.

IL BALLO DELLA DIFESA - Il reparto arretrato è stato ridisegnato sul mercato, con le partenze eccellenti di tre titolari su quattro: Isla, Bruno Alves e Murru. Sulla carta sostituiti da Padoin, Andreolli e Miangue.

Ma la carta non è il campo. E il campo, tra allenamenti e amichevoli, ha insinuato i dubbi per Rastelli.

Dubbi presenti anche tra i pali. L'infortunio di Rafael ha spazzato via le incertezze e regalato le chiavi della porta rossoblù a Cragno, titolare in pectore e pronto alla sua prima vera stagione da protagonista in A, dopo l'incubo Zeman.

Poi la collezione di parentesi. Intoccabile Pisacane nel mezzo, al suo fianco la prima scelta è il nuovo arrivato Andreolli, chiamato a comandare la retroguardia. Ma per l'ex interista c'è la concorrenza spietata di un ritrovato Ceppitelli, ormai recuperato dai problemi al ginocchio che lo hanno tormentato nelle ultime due stagioni.

A destra, Padoin sente il fiato sul collo di Faragò, che cresce quotidianamente nel nuovo ruolo. Si balla anche a sinistra, dove Capuano recupera terreno sul titolare di partenza Miangue.

CAPITANO IN BILICO - Le certezze nel mezzo hanno i nomi di Cigarini e Barella. A due o a tre, sono loro gli intoccabili del centrocampo. Rastelli, poi, dovrà fare una scelta tra Dessena e Ionita. Il capitano, dopo i guai muscolari accusati alla fine della passata stagione, è pienamente recuperato e non ha saltato un'amichevole. Sempre titolare, fino a Crotone. Quando il tecnico gli ha preferito il moldavo, che ha gettato alle spalle i problemi fisici e che rappresenta l'arma tattica ideale dei rossoblù, tecnica e potenza insieme. Difficile che Rastelli faccia a meno dell'acquisto più oneroso di un'estate fa.

EQUILIBRIO CERCASI - Con un Cagliari su cui aleggia ancora il fantasma delle batoste dello scorso anno, Rastelli cerca di trovare gli equilibri giusti per evitare nuovi crolli. Attenzione, quindi, alla fase difensiva, partendo dal contributo e dalle posizioni degli attaccanti. Lì davanti Joao Pedro tra le linee è fondamentale, così come il centravanti resta il confermatissimo Borriello, da cui il Cagliari attende gol pesanti.

Resta la casella del terzo uomo offensivo. Il tecnico è partito con Sau, cui continua a chiedere di fare un passo indietro per dare una mano e due piedi in fase di non possesso, quasi sulla linea dei centrocampisti, da trequartista o esterno.

A Crotone, cambio della guardia, con Pattolino in panca e Farias in campo, a galleggiare tra l'attacco e la trequarti, al fianco del connazionale JP10, per un albero di Natale neanche troppo mascherato. Un ballottaggio che il padrone della panchina dovrà saper gestire al meglio per addolcire la panchina dell'escluso di turno. A partire da domani, contro il Palermo.

Perché sarà pure ancora calcio d’estate, ma è anche una partita di Coppa Italia.
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