Leonardo Pavoletti ha risolto Cagliari-Perugia con una doppietta (la Lega B ha ufficialmente assegnato a lui il gol del 3-2). Nel post partita, l'attaccante livornese non nega una risposta a chi ha criticato sugli spalti la squadra di Liverani.

«Trovare uno che ti fa gestacci dopo una vittoria è troppo», il suo sfogo. «Per me è difficile, non l'avevo mai visto e non me l'aspettavo qui a Cagliari. Mi hanno anche scritto sui social, è un livello che non va bene. Di sicuro abbiamo problemi, magari siamo molto scarsi però il cuore e la voglia non sono mai mancati. In tutte le partite, quando siamo andati sotto, ci abbiamo provato fino al 95': colpa nostra, ma eravamo uniti».

Tentativo di ripresa 

Pavoletti mantiene la fiducia: «Con due attaccanti del genere, più Zito Luvumbo, ci sono tante armi. Dobbiamo credere nelle nostre qualità, perché di certo se non lo facciamo noi per primi non lo faranno gli avversari. Per il Cagliari oggi deve essere un punto di partenza, chi tiene un minimo a questa squadra deve essere un minimo fiducioso, una ripartenza per finire bene il 2022 e iniziare bene l'anno nuovo».

Reagire agli errori 

Anche oggi il Cagliari è stato punito da svarioni propri, nella circostanza il retropassaggio di testa di Capradossi sul 2-1 e l'ingenuo rigore commesso da Zappa e costato il 2-2. Per Pavoletti è l'indicazione di una squadra che ancora deve limare certi aspetti: «Dobbiamo essere bravi all'interno, soprattutto noi più esperti, a darci una mano. Quando c'è uno che sbaglia dev'esserci un compagno pronto a rimediare. È troppo tempo che stiamo a cercare il colpevole: cerchiamo di aiutarci. Poi ci manca un pizzico di cattiveria da categoria, perché gli altri perdono tempo e fanno sceneggiate. Se non ci caliamo nei dettagli della Serie B ci fregheranno altri punti, dobbiamo andare a Palermo a fare un'altra battaglia. Io lotterò per far sì che nessuno si metta in mezzo fra noi e la vittoria».

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