Il mondo del calcio ripiomba nella paura per almeno un’ora. Edoardo Bove che crolla a terra al 17’ di Fiorentina-Inter, l’intervento dei medici, la corsa in ospedale, i giocatori in lacrime. Immagini che fanno temere il peggio, per almeno un’ora.

Deve essere una grande festa al Franchi, una sfida scudetto tra due squadre appaiate al secondo posto in classifica alle spalle del Napoli capolista. E invece nel giro di pochi secondi cala il gelo, scendono le lacrime di disperazione dai volti dei protagonisti dello spettacolo.

Al 17’ del primo tempo è in corso il check del Var per valutare la regolarità del gol di Lautaro Martinez. L’arbitro parla con l’allenatore viola Raffaele Palladino, gli interisti protestano. Nel frattempo Bove si allaccia gli scarpini, fa qualche passo, barcolla e poi si accascia sul campo privo di sensi, vicino a Calhanoglu e Dumfries, primi a rendersi conto della gravità della situazione. In tribuna c’è anche il padre di Bove, Giovanni. Il primo a prestare soccorso al compagno è Danilo Cataldi, che gli mette la mano in bocca per spostare la lingua ed evitare il blocco delle vie aeree. Con lui anche Gosens. Poi arrivano i medici con il defibrillatore.

Il capitano della Fiorentina Ranieri intanto discute animatamente con un addetto all’ambulanza, il mezzo non entra in campo, anche Dimarco cerca di accelerare i soccorsi. Quattro minuti passano tra il momento del malore e il trasporto all’ospedale di Careggi. Quattro minuti lunghissimi, i volti atterriti di calciatori e spettatori, quando l’ambulanza lascia lo stadio parte un lungo applauso dagli spalti mentre le squadre rientrano mestamente negli spogliatoi. Poco dopo viene annunciato il rinvio della partita.

Attimi concitati, in realtà al Franchi è stato rispettato il protocollo, che prevede la stabilizzazione del paziente prima di farlo entrare nell’ambulanza.

Il centrocampista 22enne poco prima di accasciarsi si era cambiato la maglia, aveva preso una botta tra torace e milza in uno scontro con Dumfries, pare che avesse fatto cenno alla panchina di avere qualche capogiro.

Quando arriva all’ospedale di Careggi Bove ha ripreso conoscenza, parla con chi gli sta accanto. Sottoposto ad una serie di esami, viene ricoverato in terapia intensiva, in sedazione farmacologica.

Il primo bollettino è confortante: «Il calciatore è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico, presso il pronto soccorso, e i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardioresporatorio. Bove verrà rivalutato nelle prossime 24 ore».

Nessuno si sbilancia ancora sulle cause del malore, molteplici i messaggi di colleghi, tifosi e amici. Sul muro di un parcheggio esterno al pronto soccorso i sostenitori viola lasciano uno striscione: “Forza Edoardo, Firenze è con te”.

La Fiorentina, una squadra segnata da diversi drammi. Antognoni che rischia di morire in campo dopo uno scontro di gioco, Davide Astori che perde la vita improvvisamente mentre è in ritiro a Udine con la squadra prima di una gara di campionato. Neanche un anno fa la scomparsa improvvisa del dg Joe Barone.

(Unioneonline/L)

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