Daniele Dessena si lega al Cagliari per altri due anni.

Il capitano rossoblù ha firmato il contratto che gi consentirà di giocare fino al 2019 nel sodalizio guidato da Tommaso Giulini.

Significa che potrebbe chiudere la carriera a Cagliari? Il centrocampista lo spera: "Finché potrò dare il mio contributo al massimo livello mi piacerebbe stare qui. Cagliari è casa mia, qui ho trovato persone splendide, veri amici anche fuori dal calcio. Per me è la migliore squadra d'Europa, anzi del mondo. Qui mi hanno sempre sentire importante", ha detto nel corso della conferenza stampa assieme al presidente.

Dessena ringrazia la società, anche per come gli è stata vicina durante il lungo infortunio. "Penso in primis al presidente, che venne a trovarmi in ospedale e ancora non si sapeva e sarei riuscito a continuare a giocare a calcio. Cercherò di ripagare tutti". "Ho imparato dalla vecchia guardia cosa significa amare Cagliari - racconta il centrocampista - Magari non sarò il top calcisticamente, ma mi hanno insegnato che qui si gioca col cuore: è quello che faccio in ogni gara ed è quanto voglio trasmettere ai miei compagni. Dopo il primo anno lasciai l'isola, ma non mi importava di poter addirittura arrivare a giocare la Champions: la mia testa era rimasta al Cagliari, come capita quando si è innamorati".

Il rinnovo è stata una formalità. "Avevo incontrato il presidente l'anno scorso prima dell'ultima gara di campionato. C'era stata una stretta di mano, per me equivaleva a una firma sul contratto. Sarebbe un orgoglio chiudere qui la carriera". Ora, però, testa alla Fiorentina per riscattare la debacle con l'Inter. "La sconfitta brucia, ma è stata una giornata storta. Penso che avremmo meritato di più, se ripenso all'occasione avuta da Joao Pedro all'inizio. La nostra gente si aspettava qualcosa di più. I tifosi ci hanno comunque sempre sostenuto, ci sono stati vicini. Bisogna solo ripartire da cosa sappiamo fare, riprendere la linea che ci ha portato a tanti buoni risultati".
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