Cagliari

Chi sale: Antoine Makoumbou

Chi scende: Gianluca Lapadula

Chi sale

Più quantità che qualità, il paradosso della rinascita di Makoumbou nel nuovo centrocampo a quattro disegnato da Ranieri nel quale l’egocentrismo sembra aver ceduto il passo alla condivisione. Pochi tocchi, tutti propedeutici al gioco di squadra. Non sbaglia mezzo disimpegno e in copertura non sta fermo un attimo, tra legnate e palloni recuperati. Garantisce così equilibrio e dà input interessanti (per quanto la giocata in verticale non sia proprio nel suo dna). Col passare dei mesi è venuto fuori anche il suo surplus caratteriale. È tra i primi, infatti, a mostrare i denti all’avversario o a difendere un compagno sotto tiro. La leggerezza costata la vittoria a Bari è un ricordo sbiadito ormai.

Chi scende

Elettrico, fumoso, inconcludente. Persino indisponente quando cerca la grande giocata calciando poi a vuoto. Aveva tanto da farsi perdonare Lapadula dopo l’espulsione di Bari, stecca, invece, anche il match che avrebbe potuto cambiare la storia del campionato rossoblù. Nella lotta si esalta, come sempre, e nella rifinitura dell’azione il suo tocco è spesso prezioso e risolutivo. Quando spetta a lui concretizzare, però, non ne azzecca una. Grifone stregato, come quando ci giocava (tra il 2017 e il 2019). Non approfitta degli spazi creati da Luvumbo, non coglie l’attimo e non tira neanche una volta in porta in novanta e passa minuti di partita.

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