Il rimpianto è un coltello che gira nella piaga.

E fa più male della sconfitta, la seconda in quindici giorni.

Chissà quali scenari avrebbe riservato la partita se il Cagliari avesse concretizzato almeno un'altra delle tante l'occasioni create sia nel primo che nel secondo tempo, compresi il palo colpito di Sau e un (presunto) rigore negato a Joao Pedro. Dolci e amari dettagli.

Non basta la perla dello stesso brasiliano all'11' della ripresa, l'inutile risposta al gol realizzato dal baby Cutrone in avvio di gara.

Decide una magia su punizione di Suso, quattordici minuti dopo. Decide l'episodio, insomma. I rossoblù lasciano così San Siro feriti, battuti per 1-2 ma a testa alta. Ora la sosta, che arriva giusto a pennello per riordinare le idee, anche in chiave mercato.

Il 10 settembre, infatti, inizia di fatto il vero campionato per la squadra di Rastelli, alla Sardegna Arena contro il Crotone.

IL TRIO JOAO-FARIAS-SAU - Cagliari a trazione anteriore.

Il tecnico campano decide, infatti, di schierare contemporaneamente Joao Pedro, Farias e Sau. Ionita-Cigarini-Barella il trio di centrocampo, Padoin, Andreolli, Pisacane e Capuano i quattro della difensiva davanti al portiere Cragno. Il modulo di riferimento è il 4-3-1-2. Schierati, invece, col 4-3-3 i rossoneri, al via con Donnarumma, Conti, Musacchio, Bonucci, Rodriguez, Kessie, Montolivo, Calhanoglu, Suso, Cutrone e Borini.

IL PRIMO TEMPO - Milan aggressivo ma anche fortunato, trova la via della rete al primo vero affondo. Suso ha vita facile con Capuano sull'esterno, chirurgico il cross per Cutrone che sfila via ad Andreolli e batte Cragno.

Come otto giorni fa Torino, la partita comincia nel peggiore dei modi per i rossoblù che stavolta, però, rialzano subito la testa e mettono alle corde il Diavolo.

L'occasione più ghiotta passa per il destro di Sau che, imbeccato da Barella, centra in pieno il palo da posizione defilata. Cagliari all'asciutto, ma rabbioso. E non molla la presa di un centimetro. Farias dalla sinistra non inquadra lo specchio, Joao dalla distanza sfiora l'angolino alto.

Ci mette, invece, una pezza Donnarumma sul diagonale velenoso di Barella. Dall'altra parte, è bravo (e provvidenziale) Cragno a respingere in angolo il tiro ravvicinato di Borini che si fa mezzo campo in solitudine in contropiede.

Pericolo scampato ma più di un dubbio su un intervento scomposto di Bonucci che frana su Joao in piena area rossonera. L'arbitro sorvola, e vabbè.

LA RIPRESA - L'intervallo non frena i bollenti spiriti rossoblù.

Centrale e debole il rasoterra di Cigarini.

È un colpo da biliardo e vincente, invece, il piattone di Joao sull'assist di Farias (sporcato da Montolivo).

A innescare la coppia brasiliana un raddoppio di Sau e Barella su Kessie. Pareggio strameritato. Ma dura un quarto d'ora scarso: una punizione per un fallo di Barella su Suso (contestata dalla panchina rossoblù) sprigiona il genio dello stesso attaccante spagnolo.

Seconda mazzata per il Cagliari. E come se non bastasse, s'infortuna proprio JP10 (al suo posto Cop). Nel Milan, invece, prima Biglia poi Kalinic e Antonelli sostituiscono, rispettivamente Calhanoglu, Cutrone e Borini.

Sono Faragò per Padoin e Cossu per Farias, invece, gli ultimi due cambi di Rastelli. Ed è proprio il trequartista sardo a innescare l'assedio finale. Sau e Faragò, però, non ci arrivano per un soffio. San Siro ingrato, vince il Milan. Ma è un gran Cagliari.

Fabiano Gaggini
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