Non si placa la polemica sul parapiglia andato in scena ieri al termine di Cagliari-Milan.

L'arbitro Di Bello aveva appena fischiato quando, nei pressi dell'area del Milan, si è scatenata una mischia: animi incandescenti in una gara che, nei 90 minuti, ha avuto un solo cartellino giallo (per Bellanova) e un rosso, per proteste, mostrato nel primo tempo al preparatore atletico rossoblù Pondrelli.

Al fischio finale i rossoneri Tomori e Maignan, sotto la curva Nord, si sono abbracciati festeggiando la vittoria. Subito dopo, però, il centrale milanista si è girato verso la curva rossoblù, allargando le braccia e urlando “Why? Perché?”, rivolto proprio al settore più caldo della Domus, da cui sarebbe arrivata qualche bottiglietta e qualche insulto razzista.

Man mano sono arrivati quindi prima Joao Pedro e altri rossoblù, poi altri rossoneri. Il più nervoso Ibrahimovic, portato via di peso da Maldini.

"Cori razzisti? Un discorso delicato, ma non ho sentito niente. Da otto anni vivo a Cagliari, mi sento in diritto di difendere il mio pubblico", ha detto a caldo a Sky l'attaccante del Cagliari, Joao Pedro.

"Cori razzisti? Maignan mi ha detto 'non è possibile sentire certi insulti'. Lui non reagisce mai, qualcosa di brutto è successo, Tomori mi ha detto la stessa cosa", la versione a Dazn dell'allenatore del Milan Stefano Pioli.

Nella notte, intanto, dopo il comunicato su Twitter del club rossonero in cui è stata sottolineata la lunga strada da percorrere sul fronte anti-discriminazioni, proprio alla vigilia della giornata, quella di lunedì 21 marzo, dedicata alla lotta contro il razzismo, è arrivato il post del portiere Mike Miagnan.

In un tweet pubblicato sul proprio profilo ufficiale, dove l’ex Lille è sempre molto attivo, Maignan ha pubblicato una foto doppia nella quale compare da una parte il gesto incriminato, con Maignan che risponde agli insulti e viene calmato da Tomori, dall’altra una scimmia con il dito medio sollevato, risposta più che mai chiara a quanto avvenuto. Il tutto accompagnato dalla sigla N.W.A., acronimo dei Niggaz Wit Attitudes, gruppo musicale hip hop statunitense attivo tra gli anni ’80 e i ’90, i cui testi sui temi della criminalità e della vita di strada fecero molto scalpore all’epoca.

Ora sarà il referto di Di Bello a chiarire definitivamente quanto accaduto.

(Unioneonline/v.l.)

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