Nicolas Viola ci ha provato fino all'ultimo, ma non è riuscito a evitare la sconfitta del Cagliari, 1-2 in casa contro il Torino.

Il centrocampista ha esultato formando con le dita il numero 11, un gesto che non ha bisogno di spiegazioni: «Il gol lo dedico a Gigi e alla famiglia Riva, anche se è arrivato in una sconfitta ci tenevo a omaggiarli», sottolinea. «È stata una settimana molto importante, con emozioni altalenanti e un'atmosfera magica dello stadio e di tutta la gente: abbiamo capito determinate cose, dispiace per la sconfitta ma la prestazione c'è stata, la sua valutazione. C'è da migliorare alcuni frangenti: nel primo tempo siamo andati sotto, siamo abituati a rimontare partite quasi impossibili ma non sempre può andare in un determinato modo. Facciamo tesoro di questi errori, cerchiamo di renderli un'arma in più per la prossima volta: c'è da crescere, ma lo spirito e la voglia di vincere c'è stata».

Cagliari vs Torino nella foto:l'esultnaza per il gol di viola Foto Fabio Murru
Cagliari vs Torino nella foto:l'esultnaza per il gol di viola Foto Fabio Murru
VIola esulta facendo il numero 11 con le dita (Foto Murru)

Il gol. Viola ha riaperto la partita con un gran gol al 77'. «Sapevo che Rodríguez mi marcava a uomo e saltando lui, magari con uno stop orientato, riuscivo a liberarmi per il tiro: era già pensata la cosa prima della rimessa laterale, poi è andata bene», il suo racconto. Ed è d'accordo con l'aver iniziato in panchina: «Quando si giocano queste partite importanti è normale che ci sia stanchezza, sono a disposizione dei compagni e di Ranieri e quando verrò chiamato in causa cercherò di dare il massimo come sempre fatto». Ora per Viola l'obiettivo è fare punti fuori casa, col prossimo impegno contro la Roma: «Fa male perdere in casa e davanti al nostro pubblico, dove le ultime volte avevamo regalato grandi gioie. La salvezza è un discorso lungo, dobbiamo fare punti fuori casa. Secondo me ne usciremo fuori prestissimo, ne sono convinto: lavoreremo sui nostri errori per cercare di fare più punti possibili».

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