Prima sconfitta in casa per Claudio Ranieri da quando è tornato ad allenare il Cagliari. Dopo lo 0-2 contro l'Inter (QUI LA CRONACA), il tecnico rossoblù dà un giudizio della partita: «Primo tempo nettamente nelle loro mani. Nel secondo sono entrati in gestione della partita, abbiamo avuto qualche fiammata. Bene per noi che i ragazzi hanno conosciuto la Serie A, ogni contrasto e i tackle di una squadra fisica che lotterà per vincere il campionato. Sapevamo i movimenti che facevano ma non siamo riusciti a fermarli: quando hai una squadra contro molto più forte della tua bisogna saperla riconoscere».

L'atteggiamento. Ranieri trova qualcosa di buono dalla prestazione del Cagliari di stasera, nonostante la sconfitta: «Questa squadra ha un grosso carattere, un senso di responsabilità netto. Ho detto che ci possono battere ma non dobbiamo uscire sconfitti, abbiamo conosciuto la Serie A contro una squadra che ha fatto la finale di Champions League. Cercavamo di porre rimedio, però nel primo tempo non ce la facevamo. All'intervallo ho detto di non perdere la fiducia e la consapevolezza, abbiamo provato a fare la nostra partita».

La certezza. Sulla sua esperienza da allenatore e sulla stagione della sua squadra, Ranieri non ha dubbi: «La mia carriera si interromperà come squadre di club a Cagliari, mi sembra bello aver iniziato e finito qui. Se poi arriverà una nazionale che mi piace ci andrò, altrimenti mi fermo. In Arabia Saudita non ci sarei andato, onestamente: mi piace ancora avere stimoli diversi dai soldi. Per quanto riguarda il Cagliari ce la metteremo tutta per rendere felice il presidente, i tifosi e tutti quanti. Mercato? Sono soddisfatto, stiamo chiudendo tutte le operazioni in piedi. Se dovesse venire Petagna sarebbe per lottare e, magari, riconquistare la Nazionale».

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