Venezia-Cagliari si avvicina e, dopo tanto tempo, Claudio Ranieri può dare buone notizie in arrivo dall’infermeria: «Dossena e Makoumbou stanno bene, oggi si sono allenati. E a Venezia porteremo in panchina Pavoletti». Il modo migliore per preparare il doppio assalto, quello al tabù trasferta e ai fantasmi della gara giocata nove mesi fa che segnò la retrocessione, anche se il tecnico pensa solo al presente: «Non entro mai nello spogliatoio dei giocatori, ma nessuno ne ha mai parlato. E forse i fantasmi sono apparsi all’andata».

Meglio concentrarsi sul Venezia: «Anche loro, come il Cagliari, hanno capito tardi la Serie B. Una squadra che ha sofferto, ma che ora si diverte, dove tutti attaccano. Sarà più difficile che a Bari». 

Ranieri mantiene i dubbi sulla formazione: «Come sempre, ci penserò la notte. Sulla difesa a quattro ho detto che ci dava più equilibrio a Bari. Non c’è un sistema di gioco definito, scelgo quello migliore per vincere, di partita in partita. Perché a vincere sono i giocatori, non il modulo».

Infine, il tecnico pensa a queste prime settimane dopo il ritorno a Cagliari: «Il calcio è una cosa meravigliosa, specialmente a Cagliari. Nei mesi scorsi c’erano stati alcuni contatti con altre squadre, ma non avevamo quagliato. Mi chiedevo il perché. Ecco, il destino mi riservava Cagliari». 

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