«Tutto quello che siamo è grazie a te, ti amiamo infinitamente, riposa in pace».

Con queste parole la figlia di Pelè, Kely Nascimento, ha annunciato al mondo la morte del padre, con una foto su Instagram delle sue mani intrecciate con quelle di fratelli (in totale sette) e nipoti. 

La leggenda del calcio brasiliano aveva 82 anni: irraggiungibile per tante generazioni, da tempo era affetto da un cancro al colon.

O Rei era stato operato nel settembre 2021 e ricoverato diverse volte: dallo scorso 29 novembre era all'Albert Einstein di San Paolo per un nuovo ciclo di cure.

Il decesso, precisa la struttura, è avvenuto "per il cedimento di più organi, conseguente alla progressione del cancro al colon associato alla sua condizione medica precedente". "L'ospedale Israelita Albert Einstein - si legge infine - si unisce al dolore della famiglia e di tutti coloro che soffrono per la perdita del nostro caro Re del Calcio".

Lo scatto dall'ospedale (foto Instagram)
Lo scatto dall'ospedale (foto Instagram)
Lo scatto dall'ospedale (foto Instagram)

IN SARDEGNA – Il suo Santos si esibì due volte a Cagliari: una nel 1968 all’Amsicora, un’altra nel 1972 al Sant’Elia. in entrambe le occasioni vinsero i brasiliani. Ma nella prima occasione, 2-1, il 10 giugno 1968, Riva non c’era perché convocato in nazionale. Nella seconda, il primo maggio 1972, in campo c’erano sia Riva che Pelé. Il Santos si impose 3-2 ma i due campionissimi segnarono due gol ciascuno. In precedenza Rombodituono e Pelé si erano incontrati una sola volta, nella finale dei mondiali del 1970.

Anche il Cagliari Calcio si unisce al cordoglio per la scomparsa di Pelé: «Tra i più grandi ad aver mai calcato un campo di calcio, eroe di intere generazioni. Addio O Rei, leggenda eterna».

IL RE DEI RECORD – Calciatore del Secolo per la Fifa, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l'International Federation of Football History & Statistics (Iffhs), Pallone d'oro Fifa come miglior giocatore del secolo scorso, e anche Pallone d'oro Fifa onorario, ha vinto dieci volte il campionato Paulista, quattro il Torneo Rio-San Paolo, e cinque la "Taça Brasil", o Coppa del Brasile. E anche due Libertadores, due Coppe Intercontinentali e una Supercoppa. 

È l'unico calciatore al mondo ad aver vinto tre Mondiali di calcio (1958, 1962 e 1970). La Fifa gli riconosce il record di reti in carriera, 1.281 in 1.363 partite; in gare ufficiali ha segnato 757 reti in 816 incontri, con una media di 0,93 gol a partita. Nella nazionale verde-oro ha giocato 92 gare e segnato 77 reti.

La prima gara il 7 settembre 1956, quasi sedicenne, nella prima squadra del Santos, in un'amichevole contro il Corinthians di Santo André, quando segnò subito il primo gol. L'ultima il primo ottobre 1977, al Giants Stadium di New York, un tempo con la maglia dei Cosmos e uno con quella del Santos; vittoria della squadra statunitense e suo gol, l'ultimo, nel primo tempo. 

Per molti il miglior calciatore di tutti i tempi, per tanti altri no. Quel che è certo è che per decenni secondo gli addetti ai lavori e gli sportivi gli unici a poter competere per la palma del migliore di sempre sono stati lui e Maradona. Da pochi giorni, vinto il Mondiale, si è inserito in questa ristretta élite anche Messi.

(Unioneonline/v.f.-D)

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