Boxe, Cappai vince e vola a Rio. Brasca: "Con lui puntiamo all'oro"
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Un trionfo. Manuel Cappai ce l'ha fatta. Il minimosca di Quartu Sant'Elena conquista il pass per le Olimpiadi di Rio de Janeiro schiacciando sul ring di Samsun, in Turchia, lo spagnolo Samuel Carmona: un dominio totale quello del 22enne poliziotto delle Fiamme Oro, allenato da papà Fabrizio, dal primo gong. "Con Cappai puntiamo alla medaglia d'oro a Rio", afferma il presidente nazionale della Federboxe Alberto Brasca.
Cappai aggiorna di nuovo la storia della boxe isolana, portando la Sardegna della boxe alle Olimpiadi per la seconda volta consecutiva (dopo l'esperienza di Londra nel 2012). Un'impresa, finora, riuscita solo a quella leggenda vivente che risponde al nome di Franco Udella, ex campione del mondo Wbc nel 1975, capace di conquistare il pass olimpico in due edizioni consecutive: Città del Messico (1968) e Monaco (1972).
Contro lo spagnolo Carmona, Cappai ha compiuto un'impresa straordinaria che ripaga il quartese della delusione di ieri quando contro l'armeno Hovhannisyan è uscito sconfitto al termine di un match che aveva dominato ma che i giudici gli hanno dato invece perso. Adesso quel torto è vendicato. "Sono felicissimo", dice Cappai, "ringrazio il team della Nazionale che ha sempre creduto in me anche quando nessuno più credeva che sarei potuto arrivare a questo traguardo. Ringrazio la mia famiglia che non ha mai smesso di sostenermi". Il riferimento è a quella ingiusta squalifica che ha tenuto Cappai lontano dal ring un anno e che rischiava di compromettere la carriera di "uno dei 10 minimosca più forti al mondo", afferma Raffaele Bergamasco, ct della Nazionale. E' stato davvero troppo più forte il quartese, sin dal primo round chiuso in vantaggio di due punti dopo che Carmona ha subito un giustissimo richiamo ufficiale per l'uso scorretto della testa.
Cappai, 22 anni, ha colpito l'avversario in tutti i modi: destro, sinistro, gancio, diretto. Bravissimo il figlio di papà Fabrizio, round dopo round veniva da stropicciarsi gli occhi. Fino al gong finale che proietta Manuel Cappai nel gotha del pugilato mondiale.