Ripartire subito. Per dare un segnale a se stessi e alla Reyer Venezia. Stasera si gioca la seconda finale scudetto, ancora nel PalaTaliercio di Mestre dal clima amazzonico, con inizio alle 20.45.

La sconfitta di lunedì ha interrotto la serie di 22 vittorie di fila, ma coach Gianmarco Pozzecco ha detto: "Uno stop non ha certo diminuito la voglia di vincere dei ragazzi e di giocare insieme divertendosi. La serie è lunga e poi ci sono due partite in casa nostra".

Vincere stasera significa togliere il fattore campo a Venezia. Non sarà semplice, perché il migliore attacco del campionato (la Dinamo ha 90 punti di media) è stato limitato dalla migliore difesa della serie A: appena 70 punti.

Va detto però che il 5/14 dalla lunetta nell'ultimo quarto ha condizionato il punteggio e soprattutto il risultato. Una circostanza episodica probabilmente, così come la peggiore prestazione di Pierre in attacco da quando c'è Pozzecco. Basti dire che nelle ultime nove partite l'ala canadese era sempre andata in doppia cifra.

Il Banco di Sardegna tira meglio di solito, ma soprattutto deve riproporre cinque-sei giocatori in doppia cifra come nelle serie contro Brindisi e Milano. Sembra una banalità dirlo, ma più il peso offensivo è distribuito, con le guardie che fanno canestro (nella prima partita solo McGee è emerso) e più diventa difficile per Venezia difendere con efficacia, sia a uomo che a zona.
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