L'ufficializzazione delle dimissioni di Fausto Maifredi è giunta al termine dell'incontro con il presidente del Coni Gianni Petrucci. Maifredi, 60 anni il prossimo 29 ottobre, era alla guida della Fip da quasi dieci anni: eletto la prima volta l'8 maggio 1999, è stato riconfermato alla presidenza nell'assemblea del 2001 e poi di nuovo nel 2005. Dal 2002 è componente del Board della Fiba Europe e dal 2006 ne è vicepresidente. Dopo il consiglio federale di sabato scorso, quello che tra l'altro ha deciso l'esclusione dal campionato di Napoli e Orlandina, sei membri avevano rassegnato le dimissioni: il vice presidente vicario Paolo Troncarelli, Alberto Mattioli (responsabile settore  nazionali maschili), Maurizio Ragazzi, Vittorio Smiroldo, Eugenio Crotti, Angelo Barnaba.

MAIFREDI. "Ho avuto il piacere e l'onore di rappresentare e presiedere la Federazione italiana pallacanestro nel corso di questi anni, in cui non sono mancati i momenti di frizione politica tra le varie componenti, che ritengo siano connaturati e anche salutari per un movimento democratico e vasto come quello della pallacanestro italiana". A parlare è Fausto Maifredi. Il presidente della Federbasket ha rassegnato oggi a Gianni Petrucci, presidente del Coni, le dimissioni dopo nove anni di dirigenza. "Tuttavia- prosegue Maifredi- la situazione venutasi a creare a seguito del dissenso manifestato dalle dimissioni di alcuni consiglieri federali mi ha indotto, nel rispetto delle norme che regolano la vita dell'Ente, a non attendere la naturale scadenza del mandato, peraltro alle porte, ed a consentire al movimento di esprimere il proprio orientamento e il proprio consenso. E' per il bene del movimento che ho quindi rassegnato le mie dimissioni rimettendo il mandato nella mani del presidente del Coni".

Le principali tappe della vicenda che hanno portato alle dimissioni di Maifredi:

19 febbraio - Riunione a Bologna tra una delegazione della Lega basket di serie A e i vertici della Fip per iniziare a parlare delle regole per la stagione 2008/09. Secondo il comunicato congiunto della Fip e della Lega, l'obiettivo è stato "la ricerca di un progetto comune che abbia come risultato la valorizzazione dei vivai e dei giocatori di formazione italiana".

25 marzo - A referto quattro italiani di formazione e due di passaporto fino al 2009, cinque di formazione e uno di passaporto da lì al 2012. Questa l'intesa raggiunta tra Federazione italiana di pallacanestro e Lega nell'incontro che si è tenuto nella sala della Giunta del Coni a Roma. Di fatto, la regola attualmente vigente in serie A è stata confermata anche per la prossima stagione. "La decisione dovrà essere sottoposta alla nostra assemblea - ha detto Francesco Corrado, presidente di Lega - mi auguro che non ci siano problemi".

1 aprile - La Giba, l'associazione dei giocatori, comunica che "il recente accordo tra Fip e Lega serie A, avallato dal Coni, rappresenta un tradimento ed una mortificazione delle aspettative dei giocatori italiani di basket".

8 aprile - L'assemblea della Lega basket di serie A "ha esaminato e approvato la bozza d'accordo con la Fip che definisce la eleggibilità dei giocatori sino alla stagione 2012/13 compresa, prevedendo al contempo iniziative destinate alla creazione e allo sviluppo del nuovo progetto giocatore italiano"

14 aprile - Una delegazione di giocatori viene ricevuta da Gianni Petrucci. Gli atleti protestano contro l'accordo raggiunto tra Fip e Lega. 

19 maggio - A Roseto degli Abruzzi i giocatori della Nazionale di basket, in raduno, interrompono temporaneamente gli allenamenti per una riunione sull'accordo Lega-Fip per le prossime stagioni, intesa che secondo la Giba, l'associazione dei giocatori, danneggia gravemente gli atleti italiani e la stessa Nazionale.

5 giugno - L'attività della Nazionale maschile di basket annuncia uno stop per il 18 luglio, data del raduno di Bormio in preparazione alle qualificazioni agli Europei. La clamorosa iniziativa è annunciata al termine dell'assemblea della Giba: l'accordo su italiani di formazione e di passaporto in campo toglierebbe ai giocatori italiani ancora più possibilità di essere schierati effettivamente, danneggiando la Nazionale.

1 luglio - Il consiglio di presidenza della Fip dà mandato al presidente, Fausto Maifredi, di convocare a breve la Lega di serie A e la Giba, l'associazione dei giocatori, per aprire un tavolo di trattativa sulla minaccia dei giocatori di rifiutare le convocazioni in Nazionale.

9 luglio - La Lega basket di serie A dice no alla Giba, l'associazione dei giocatori. I club rispediscono al mittente l'invito dei giocatori a riesaminare l'accordo con la Fip su italiani di passaporto e di formazione.

18 luglio - La convenzione Fip-Lega è "congelata" fino al 27 settembre per consentire la prosecuzione della trattativa.

19 luglio - La Giba sospende lo sciopero. "Abbiamo analizzato quello che è successo negli ultimi mesi- spiega Giuseppe Cassì, presidente della Giba- E' successa una cosa che è molto importante per i giocatori: non ci saranno più convenzioni bilaterali tra Fip e Lega, perché le future convenzioni saranno "a tre", con i giocatori come terza parte, anche se è chiaro che se non si sarà raggiunto un accordo sarà la federazione a intervenire".

15 settembre - Situazione di stallo nella trattativa tra Fip, Lega di A e Giba, l'associazione dei giocatori, sulle questione delle regole su giocatori italiani e stranieri a partire dal 2009/10. La Lega, per voce del suo presidente, Francesco Corrado, ha ribadito "la propria decisione di attenersi ai contenuti della nuova Convenzione Lega-Fip, già approvata dall'Assemblea dei club di serie A e dallo stesso Consiglio federale".

20 settembre - Dopo i deludenti risultati della Nazionale maschile, inizia quello che sarà l'ultimo Consiglio federale con Maifredi presidente. 23 settembre - Più della metà dei consiglieri federali si dimettono, la poltrona di Maifredi è sempre più instabile.

24 settembre - Fausto Maifredi si dimette dall'incarico di presidente della Federazione italiana pallacanestro. La decisione è ufficializzata al termine dell'incontro con Gianni Petrucci, presidente del Coni.
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