Cerimonia di apertura tra colori, fuochi d'artificio, musica e coreografie mozzafiato per i Giochi olimpici invernali, seguita dalle sfilate dei portabandiera di ogni Paese.

Gli occhi del mondo, al di là della passerella degli atleti, si sono soffermati su quello che da giorni si è ritagliato lo spazio dell'evento nell'evento, col presidente sudcoreano Moon Jae In che ha incontrato Kim Yo Jong, la sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un.

Tra loro anche una storica stretta di mano, immortalata dai fotografi.

Kim Yo Jong, primo membro della famiglia che controlla la Corea del Nord a recarsi in visita nel Sud dai tempi della guerra di Corea (1950-53), ha stretto la mano al presidente sudcoreano: l'incontro tra i due è stato comunque breve.

La sorella del leader nordcoreano, che nell'ultimo anno ha acquistato potere all'interno del regime di Pyongyang, e Kim Yong Nam, il presidente nordcoreano che guida formalmente la delegazione del "Paese eremita" ai Giochi, domani sono invitati a pranzo dal presidente sudcoreano Moon.

COREE A BRACCETTO - Le due Coree unite con il doppio portabandiera hanno concluso la sfilata delle delegazioni nello stadio Olimpico di Pyeongchang.

Al momento dell'ingresso, le due delegazioni con la bandiera Corea unita blu in campo bianco, sono state accolte dagli applausi di tutto lo stadio e dalla tribuna quelli particolari di già citati Moon Jae-in e Kim Jong-un, Kim Yo-jong.

"Oggi, a Pyeongchang, gli atleti della Corea del Nord e della Corea del Sud, marciando insieme, inviano un fortissimo messaggio di pace", ha detto il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach.

L'ITALIA - Applausi anche per l'Italia durante la sfilata nello Stadio olimpico di Pyeongchang.

A guidare la delegazione azzurra è stata la portabandiera Arianna Fontana, che è entrata nello stadio sventolando il tricolore.

L'Italia ha sfilato come 59esima (su 91 delegazioni), guidata dal capo missione Carlo Mornati.

Saluti verso la tribuna, dove siede il ministro dello Sport Luca Lotti.

Oltre a Fontana, presenti anche altri atleti di primo piano come Pellegrino, Innerhofer, Fill, Brignone, Goggia e Moellg in un gruppo di circa 50 atleti.

A PETTO NUDO - A dare ulteriore spettacolo ci ha pensato Pita Taufatofua, portabandiera di Tonga, che ha sfidato le gelide temperature della Corea del Sud sfilando a petto nudo.

Taufatofua è stato uno dei simboli inaspettati della cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive 2016 a Rio de Janeiro, con il suo tradizionale abito tongano e il torso muscoloso e oliato.

(Unioneonline/m.c.)

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