A ridosso dell'apertura dei Giochi olimpici invernali di Pyeongchang è arrivato il verdetto del Tribunale arbitrale dello sport, il Tas, che ha respinto il ricorso presentato da 45 atleti e due allenatori russi contro la decisione del Cio di estrometterli dalla manifestazione.

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del Tas, Matthieu Reeb.

Secondo il tribunale, il fatto che il Cio abbia stabilito di invitare solo alcuni atleti russi che potranno competere ai Giochi sotto lo status di neutrali "non può essere descritta come una sanzione quanto piuttosto una decisione sull'eleggibilità. Anche se il Comitato olimpico russo è stato sospeso - si legge in un documento - il Cio ha comunque offerto singolarmente l'opportunità di prendere parte ai Giochi invernali a determinate condizioni".

Una scelta "pensata per bilanciare l'interesse del Cio nella lotta globale contro il doping e quello dei singoli atleti russi".

Fra i 47 ricorrenti figurano il pluricampione olimpico di short track Victor Ahn, Anton Shipulin (oro a Sochi nella staffetta maschile di biathlon), Alexander Legkov (oro nella 50 km di fondo 4 anni fa).

"Accogliamo con favore la decisione che sostiene la lotta contro il doping e apporta chiarezza a tutti gli atleti", ha detto con soddisfazione il portavoce del Cio, Mark Adams.

(Unioneonline/m.c.)

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