Il lockdown ha tenuto chiuse le piscine per ben 80 giorni, ma la Giunta regionale guidata da Christian Solinas ha raccolto l'appello lanciato dal movimento Uniti Fin da Sempre, riunitosi mesi fa sotto un unico cartello che coinvolge il 99% degli impianti natatori isolani, frequentati da circa 50 mila tra tecnici, atleti e appassionati. La regione ha stanziato 750 mila euro. Un contributo straordinario che a parte la Regione Marche non ha altri precedenti italiani in questa tribolata annata sportiva.

L'iniziativa è scaturita nel Gruppo di maggioranza in Consiglio Regionale del Partito Sardo d'Azione. Il suo primo firmatario è Piero Maieli, presidente della V Commissione Industria, commercio, artigianato, turismo, cooperazione, energia, attività estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura.

Ai 750 mila euro che hanno la funzione di alleviare i danni improvvisi scaturiti dagli ottanta giorni di chiusura delle piscine, se ne aggiungono altri 300 mila, già previsti dalla Legge Finanziaria del 2019 approvata dal precedente esecutivo, e miranti ad abbattere i costi dell'acqua. Due provvedimenti significativi che riconoscono il valore sociale delle attività espletate dai gestori costretti a tenere in funzione gli impianti anche durante il lungo periodo di quarantena con inevitabile crescita esponenziale dei costi. Destinatari dei due distinti contributi le società affiliate a FIN (Federazione Italiana Nuoto), FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) e FISDIR (Federazione Italiana Sport paralimpici Degli Intellettivo Relazionali) che gestiscono in maniera diretta, o con spazi in esclusiva, gli impianti natatori.
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