Una notte con la medaglia d'oro al collo, poi, assieme all'allenatore Fabrizio Fanni, a pranzo nella caserma della Polizia di Padova, quartier generale delle Fiamme oro che hanno molto apprezzato questo titolo italiano (il primo a livello assoluto per lei) vinto "in casa". All'indomani del successo sui 200 metri agli Assoluti di atletica leggera, Dalia Kaddari si gode il momento e i tanti complimenti ricevuti: "Fanno piacere quelli dei sardi come me, in particolare ho gradito il post che mi ha dedicato il Cagliari", rivela in un'intervista che uscirà domani su L'Unione Sarda.

Il suo allenatore anticipa i programmi: "Dovrebbe correre i 200 metri a Bellinzona il 15 e poi sempre i 200 ai campionati italiani Juniores di Grosseto, il 19 e il 20". Partirà da grande favorita, lei che a 19 anni a Padova ha battuto anche le azzurre Seniores con un 2330 che la colloca in vetta alle graduatorie stagionali europee di categoria. La sua finale di Padova, corsa neppure un'ora dopo il 23"61 in semifinale, è stata quasi perfetta: "Ha corso praticamente senza vento", ricorda Fanni, che l'ha allevata alla Tespiense, "se ne avesse avuto un po' a favore avrebbe potuto battere il primato italiano Juniores di Vincenzina Calì: le sono mancati 5 centesimi".

Dalia ha voluto ringraziare il suo tecnico e dedicare la vittoria "oltre che a lui alle Fiamme Oro, alla Tespiense di Quartu, dove mi alleno, al centro I Mulini che mi sostiene".
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