Promozione: Giuseppe Meloni è il nuovo tecnico dell’Atletico Bono
La società ha ufficializzato l’ingaggio dell’attaccante che subentra all’esonerato Michele FoguPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Grande colpo dell’Atletico Bono (Promozione, girone B): la società ha ufficializzato l’ingaggio dell’attaccante Giuseppe Meloni, classe 1985, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Meloni assumerà anche il ruolo di allenatore, subentrando al tecnico esonerato Michele Fogu. La squadra era stata temporaneamente affidata al valido tecnico della Juniores, Giuseppe Pinna, che ora affiancherà Meloni nel nuovo corso. Figura già presente in società, Pinna garantirà continuità, equilibrio e sostegno al progetto tecnico appena avviato.
Bomber d’area tra i più prolifici del calcio dilettantistico italiano, Meloni nel 2009 rifiutò un’offerta del Cagliari, avendo già dato la sua parola per il trasferimento alla Spal. Nella stagione 2015/2016, con la maglia del Fondi, fu il miglior realizzatore a livello nazionale. In carriera ha conquistato un campionato di Serie C2, quattro consecutivi di Serie D e cinque di Eccellenza. Ha indossato, tra le altre, le maglie di Nuorese, Torres, Arzachena, Como, Feralpisalò, Savona, Muravera, Carbonia, Alghero, Macomerese e Fertilia, collezionando quasi 400 reti complessive.
Dopo aver iniziato la stagione nell’Ovodda, Meloni è ora pronto a rilanciarsi con l’Atletico Bono, attualmente ultimo in classifica a quota zero punti. Sabato, nella delicata sfida casalinga contro il Bosa, terza forza del campionato, esordirà ufficialmente sia da allenatore che da giocatore.
«Sono convinto che ci rifaremo», ha dichiarato il dirigente Marco Chessa. «Ci sono ancora tantissimi punti in palio. In questo avvio non siamo stati fortunati, ma ritengo che la rosa sia valida. Meloni? Un attaccante fortissimo, che ha sempre dimostrato il suo valore segnando tantissime reti. Porta con sé non solo i gol, ma anche una mentalità vincente, una visione chiara e la voglia di guidare il gruppo anche dalla panchina, costruendo una squadra unita, affamata e pronta a risalire».