Numeri record a Baunei: un milione di sbarchi gestiti dal sistema a numero chiuso
Oltre 360mila le persone che hanno visitato le spiagge grazie alla novità della prenotazione con Qr codePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un milione di sbarchi in totale, dovuti a oltre 360 mila persone che hanno visitato le spiagge della Costa di Baunei, da maggio a ottobre, effettuando le minicrociere con sbarco in tre diverse spiagge, a bordo delle imbarcazioni che salpano dai porti di Santa Maria Navarrese, Arbatax, Cala Gonone, Marina di Orosei e La Caletta. Sono i numeri ufficiali della prima stagione turistica con gli sbarchi nelle spiagge a numero chiuso governati dall’algoritmo elaborato da una società, la Eager, per conto del comune di Baunei. Numeri comunicati dal sindaco Stefano Monni e da Carlo Gaspa, responsabile del sistema basato su un Qr Code che ha disciplinato gli sbarchi nel tratto di costa compreso tra Cala Gabbiani e Cala Luna, Cala Mariolu, Cala Biriala e Cala Sisine comprese.
«Stante la complessità dell’operazione ritengo che tutto sia andato oltre le migliori aspettative. Il sistema adottato ha consentito agli operatori di usufruire di itinerari multi tratta mediante un’allocazione dinamica delle quote di sbarco – ha spiegato il sindaco Monni - tramite uno speciale algoritmo e un’applicazione abbiamo potuto effettuare un monitoraggio in tempo reale delle presenze, tanto da garantire il rispetto dei limiti di presenze contemporanee contemplate dal nostro regolamento comunale; in particolare, questo sistema, che rappresenta una novità assoluta quantomeno nel panorama italiano, ha visto l’implementazione di un motore di ottimizzazione combinatoria che, su base giornaliera, ha ricalibrato gli itinerari e il numero di passeggeri delle imbarcazioni».
Una novità assoluta che dopo un iniziale e comprensibile scetticismo ha trovato nella collaborazione degli operatori la chiave di volta. «Ringraziamo i 108 operatori marittimi che con senso di responsabilità hanno compreso che la novità di quest’anno rappresenta un passo importante nel segno della irrinunciabile tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia ambientale che ha, tra gli altri, anche lo scopo di tutelare il futuro delle loro attività economiche – ha sottolineato Monni – e i nostri tecnici sono già al lavoro per mettere in piedi un sistema che per il 2026 avrà l’obiettivo di eliminare le criticità emerse ed evitare così alcune discontinuità economiche. Abbiamo investito risorse importanti date dalla ideazione, realizzazione del sistema, che ha previsto anche l’acquisto di servizi e attrezzature sofisticate e costose».
