Il derby barbaricino Nuorese-Taloro Gavoi non si giocherà domenica alle 15 come previsto. La partita della 19ª giornata di Eccellenza è rinviata a data da destinarsi, su richiesta della società di casa che negli ultimi giorni ha avuto sei positivi nel gruppo squadra. Originariamente si sarebbe dovuta disputare all'Epifania, poi il blocco dei campionati la sera prima aveva fatto slittare l'intero turno. Sempre domenica, alla ripresa del massimo campionato regionale, non si giocherà Bosa-Ilvamaddalena.

Rinvio obbligato. La Nuorese la scorsa settimana ha interrotto gli allenamenti a scopo precauzionale, dopo i casi accertati, per poi riprendere lunedì: a oggi non ci sono nemmeno undici calciatori a disposizione. «Vista la nostra situazione il rinvio è obbligato», fa notare il tecnico verdazzurro Giuseppe Cantara. «Abbiamo una rosa di quindici giocatori di movimento più i portieri, che è già molto corta: avremmo avuto problemi ad affrontare una gara ufficiale. Peccato, perché avremmo voluto sfruttare il momento dato dagli ultimi risultati prima dello stop. Ora ci alleniamo con chi può farlo, per farci trovare pronti alla ripresa che dovrebbe essere con l'Ilva». La Nuorese è quarta e l'ultima partita è il 30 dicembre, 0-3 alla capolista Ferrini. «L'obiettivo playoff per noi è doveroso: ci crediamo tutti e la squadra è cresciuta», l'ambizione di Cantara. «Nuoro è una piazza importante, poi il primo posto è a nove punti ed è lontano, ma vediamo partita dopo partita».

L'amarezza. In casa Taloro Gavoi c'è rammarico per il nuovo rinvio del derby. «Sono infastidito, perché si falsa un campionato non mettendo tutti sulla stessa linea», il commento dell'allenatore Mario Fadda. «Nulla contro gli amici di Nuoro, però vedo poca chiarezza coi regolamenti. Capisco le ragioni della Nuorese, perché quando ti mancano dei giocatori è un problema, ma così si crea un caos: noi abbiamo giocato il 30 dicembre col Ghilarza pur avendo tre positivi. Il calendario è già intasato, ora ci saranno tanti turno infrasettimanali che non agevoleranno chi ha rose corte, anche per gli impegni di lavoro che sono un problema reale e sottovalutato. Oltre alle ripercussioni sugli incassi dati dal giocare al mercoledì».

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