Per la Torres la stagione entusiasmante si è chiusa sabato, con lo 0-0 sul Benevento.

Una partita stregata: dominata, a senso unico, dove fra gol annullati, parate del portiere ospite Paleari e un arbitraggio più che discutibile - col rigore negato al 96' che all'inizio il direttore di gara Galipò sembrava aver concesso - i rossoblù non sono riusciti a ribaltare l'1-0 dell'andata e proseguire il sogno Serie B.

«Abbiamo fatto un qualcosa di unico: ho visto persone con le lacrime agli occhi, a Sassari è tornato il gusto di vedere la Torres», le parole di Tore Pinna, oggi collaboratore tecnico della Torres ma anche recordman di presenze coi sassaresi, durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina con Lorenzo Piras. «Sono tornato indietro a vent'anni fa, abbiamo creato uno zoccolo duro con tutte le componenti che hanno fatto un lavoro strepitoso». Pur avendo creato molto di più rispetto al Benevento, i rossoblù non sono riusciti a segnare nelle due partite: «Purtroppo il calcio è questo. Noi comunque abbiamo fatto un qualcosa di eccezionale: stiamo crescendo, abbiamo bruciato qualche tappa».

Le recriminazioni. Nel corso della trasmissione di Radiolina, dove è intervenuto anche il giornalista dell'Unione Sarda Giampiero Marras, Pinna si è a lungo soffermato sulle discutibilissime decisioni dell'arbitro Galipò. «A mente calda avrei detto tante cose, a mente fredda ritengo che anche l'arbitro si sia reso conto di essere incappato in una giornata no. Purtroppo ha dato problemi a noi: c'era anche un altro rigore, per un tocco di mano. Era una partita dove ci si giocava la stagione, non si possono commettere errori del genere. Soprattutto col VAR». Pinna ha giocato alla Torres dal 1998 al 2006, poi dal 2016 al 2020.

Ed è convinto che nella prossima stagione i rossoblù possano ulteriormente crescere: «Ne sono convinto, dietro c'è una società forte. Stiamo crescendo tutti insieme, vogliamo che il nostro pubblico diventi ancora più numeroso per tutto l'anno, non solo durante i playoff. E voglio ringraziare i ragazzi che ci hanno sempre seguito». E su Andrea Zaccagno, che ora difende la porta come faceva proprio Pinna: «Ha fatto benissimo, stiamo lavorando alla perfezione col suo vice Danilo Petriccione e lo storico Pierpaolo Garau».

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