La Sardegna sportiva festeggia il 67esimo compleanno dei suoi gemelli più famosi: Mario e Marco Piga. Che hanno fatto le fortune calcistiche di ogni squadra in cui hanno militato: Palau, Torres, Lucchese, Atalanta e Avellino. Solo per citarne alcune.

In Irpinia Mario è stato giudicato il giocatore del secolo del Lupi. E non poteva essere altrimenti: suo lo storico gol al Marassi contro la Sampdoria che decretò l'ingresso dell'Avellino in serie A. Per non parlare della top 11 del 1982, quando lo stesso Mario nel ruolo di ala destra venne inserito al posto di Bruno Conti, Claudio Sala e Franco Causio. Mario era più centrocampista, Marco più attaccante, quest'ultimo con uno stacco di testa a dir poco prodigioso. I due si resero protagonisti (ne parlò tutta Europa) di un rigore calciato in due tempi ai tempi della Torres dei Morosi e dei Gavini (anni 70).

Marco e Mario ancora oggi sono due persone in una sola, si vogliono un gran bene e vivono a Palau, dove sono nati e cresciuti. Mario è in pensione, Marco gestisce con la famiglia un tabacchino a La Maddalena, presso Cala Gavetta. Per entrambi l'hobby della pesca.

«Conosciamo l'Arcipelago e gli specchi di mare circostanti come le nostre tasche - spiega Mario -. Però devo ammettere che nella pesca Marco mi supera».  Oggi però nessun festeggiamento, solo rimandato di un giorno.

«Aspetto che Marco ritorni da Barcellona dove si trova per una piccola vacanza - precisa ancora il gemello Mario -. Poi taglieremo la torta insieme. Come sempre».

La loro vicinanza è quasi commovente. Anche nelle avversità.

Mario diversi anni fa ha superato brillantemente un'operazione al cuore alla valvola mitrale. «Il professor Portoghese mi ha ridato la vita - commenta -. Ora mi posso allenare e fare corsa continua». Marco invece sta lottando da anni contro una malattia. «Come un leone, come quando era in campo».

Se i gemelli Piga fossero nati in America ci avrebbero fatto un film. E sarebbe stato un grande successo.

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