Ama le lunghe distanze, che siano su strada o in montagna. Non più giovanissimo ma non gli mancano la volontà e lo spirito di sacrificio. E arrivano anche i risultati.

Federico Lecca, sinnaese, 56 anni, tesserato con la Karel Sport, ha conquistato due titoli regionali di categoria master 6.

È, infatti, campione sardo Marathon di mountain bike e campione gran fondo con bici da strada. «La mia passione per la bici, e per le moto, è nata che ero un bimbo», racconta. «Nel 1985, i miei genitori mi regalarono una bici da corsa Legnano, economica. Aveva i tubolari e forava spesso. Qualche anno dopo, acquistai la mia prima moto da enduro e, contemporaneamente, la mia prima mountain bike: una Bianchi Ragno. Inizialmente l’attività agonistica con la moto mi coinvolse quasi del tutto, ma, piano piano, iniziai a fare delle uscire con la bici. Il mitico Vittorio Serra, maestro assoluto delle due ruote in Sardegna, insegnava che anche con la mountain bike si potevano affrontare percorsi molto impegnativi e ciò innescò nei primi anni ’90 questa mia passione. Nel 1997 acquistai, dall’amico Vittorio, la mia prima Mtb con forcella ammortizzata e cambio xt: si poteva definire "da gara". A quei tempi io, e qualcun altro, eravamo dei veri pionieri e la nostra attività fuoristradistica (allora gli stradisti erano ben distinti dai bikers) in bici era orientata, soprattutto, a cercare e seguire percorsi sempre più lunghi e difficili, anche di oltre 100 chilometri che, spesso, esigevano grandi spostamenti in auto e che impegnavano l’intera giornata». «Le prime gare – prosegue – arrivarono grazie al coinvolgimento di un altro amico, Martino Schirru. Con lui iniziai a partecipare alle manifestazioni di una federazione parallela, la Endas, di Roberto Rossellini. Nel 2003, mi tesserai con la Federazione Ciclistica Italiana e partecipai al campionato sardo “Point to Point”. Vinsi al primo tentativo».

Poi il palmares si allarga: nel 2005 vince i campionati Point to Point e XC. Due anni dopo altri titoli: campionato mtb, campionato gran fondo strada ed alcune vittorie assolute. Sempre nel 2007, il 38esimo piazzamento nella Rampilonga (a Moena) su oltre 5mila partenti. «Partecipai al campionato italiano e diverse gran fondo fuori Sardegna con ottimi piazzamenti. Negli anni successivi, ho alternato periodi in cui vincevo a periodi nei quali mettevo da parte la bici per altre attività e lavoro. Mi ritirai definitivamente nel 2011, più o meno».

Ma nel 2019 si riaccese la fiammella e tornò in sella: «Alla Serpilonga conquistai il terzo posto di categoria».

Quest’anno, grazie ad allenamenti costanti e duri (sempre con dislivello importante) è tornato grande protagonista nel ciclismo sardo. L’ultimo allenamento? «Da Sinnai sono andato ad Aritzo, scendendo poi nei laghetti di Seulo, pedalando anche il tratto di strada bianca e senza stop al bar. Ho il dono di sapermi interpretare e gestire. Non ho mai seguito tabelle ma, comunque, la mia cultura da biologo mancato, mi ha aiutato parecchio in questa interpretazione di me stesso. Sapere cosa sono i mitocondri aiuta», chiude col sorriso.

Il presidente della Karel Sinnai, Giorgio Lecca dice dell'atleta: «Federico è instancabile. Non gli stanno dietro molti ragazzi. Ha un bel motore. Un grande atleta ed una splendida persona».

La Karel vanta atleti di gran valore. Nelle sue fila Luca Dessì, attualmente leader della Sardinia Cup, l’esperto Mauro Vacca, Maurizio Olla protagonista di recente nelle Dolomiti, il triatleta Ruslan Farci e tanti altri.

© Riproduzione riservata