È stata grande festa fino a tarda notte a La Maddalena per la vittoria dei “Leoni” nel campionato di Eccellenza. Il 14 maggio la squadra biancoceleste retrocedeva al termine dello spareggio fratricida contro l’Atletico Uri. Non bastò il pareggio (2-2) in quanto l’Uri aveva chiuso la stagione regolare col miglior piazzamento.

Non è trascorso neppure un anno, esattamente trecentoventi giorni, e l’Ilva si è ripresa la Serie D con quattro giornate di anticipo dominando il massimo campionato regionale. Primo posto che non è stato mai in discussione. Gli isolani sono stati i più costanti e non hanno mai mostrati cali meritando ampiamente questo successo. Ieri a Bonorva, con la vittoria 0-6 contro il Bosa la certezza matematica. «È stata una bella impresa», dice il tecnico Carlo Cotroneo, grande artefice del successo maddalenino. «Vincere un campionato come quello dell’Eccellenza con quattro turni di anticipo non era per niente facile. Ho avuto la fortuna di allenare un gruppo di ragazzi fantastici. Siamo stati continui nei risultati. Volevamo raggiungere questo obiettivo e ci siamo riusciti con gran determinazione. Una grandissima emozione».

Il prossimo sarà il 12esimo campionato in Quarta serie per l’Ilva. Torneo che vinse nella stagione 1987/1988. Disputò l’anno successivo in Serie C2. L’avventura duro una stagione. «Nel torneo 1988/89 guidai l’Ilva in C», raccontò all’Unione Sarda lo storico ed indimenticabile allenatore Angelino Fiori. «Ricordo i derby col Tempio. L’andata finì 0-0 e nella gara di ritorno, al Manconi, perdemmo 1-0 con rete di Francolino Fiori. L’anno retrocedemmo per un punto. Fu decisiva l’ultima giornata: vincemmo tre a zero contro la Pro Vercelli ma non bastò perché l’Oltrepò vinse uno a zero a Pontedera con rete in pieno recupero».

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