Giovane, inedita e bella: Olbia sorprendente e vincente per riprendere la corsa salvezza
Il successo nel derby contro il Latte Dolce, con un’età media bassissima, rilancia la squadra di Zé MariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Età media 22 anni. L’Olbia che ha sconfitto il Latte Dolce offrendo anche un discreto spettacolo è l’Olbia più giovane della stagione. Ma non solo.
Vuoi per le pesanti assenze, vedi De Grazia e Furtado, che hanno saltato il derby della 2ª giornata di ritorno di Serie D per squalifica, vuoi per ragioni di turnover e scelte tecniche, come quella che ha portato Zé Maria a preferire tra i pali Rizzitano, che non giocava una partita da 2 anni e mezzo, a Di Chiara, la formazione che ne è venuta fuori ha sorpreso tutti, premiando la linea verde dei bianchi, a segno 3-2 del “Nespoli”, contro una delle squadre più in forma del momento (e altrettanto giovane, si dica), con un 2006 e tre 2005 in campo dal primo minuto e un 2006 e un 2005 subentrati nella ripresa.
Per non parlare della panchina, sulla quale, escluso Marie-Sainte, classe 1998, sedevano giocatori nati tra il 2004 e il 2008. Dire che Zé Maria ha fatto di necessità virtù è riduttivo: vero è che finora sul fronte mercato l’Olbia ha registrato più partenze che arrivi e che la rosa è ridotta ai minimi termini, ma chi ha giocato domenica, al netto del risultato finale, “ha fatto bene”, parole di Zé Maria. E che quest’Olbia meriterebbe un bis già domenica in casa del più esperto Guidonia Montecelio.
Arrembante, indomita, entusiasta, vogliosa e determinata: un’Olbia così non si vedeva da tempo, e il pubblico ha apprezzato, tributandole al triplice fischio un applauso sincero e pieno di gratitudine. Nella consapevolezza che sono queste le prestazioni che portano fuori dalla zona playout.
Con 19 punti in classifica e una quota salvezza stimata intorno ai 42 punti, nelle 15 giornate che mancano alla fine della stagione regolare i galluresi dovranno viaggiare con una media di 1,5 punti a partita contro quella attuale di un punto. Difficile ma non impossibile, soprattutto se la società riuscirà a superare le difficoltà economico-finanziarie, pagare gli stipendi arretrati e restituire serenità all’ambiente.