Alla vigilia dell’ultimo turno del girone d’andata, il campionato di Serie A2 Femminile continua a restituire indicazioni tutt'altro che banali sullo stato di salute delle squadre sarde. 

In casa Sardegna Marmi Cagliari, la trasferta di Livorno lascia soprattutto amarezza. Non tanto per la prestazione, quanto per la sensazione di aver avuto ancora una volta la partita nelle mani senza riuscire a stringerla fino in fondo. Fabrizio Staico, nel dopo gara, ha messo l’accento su un gruppo che «lavora tanto e sta bene insieme», ma che paga a caro prezzo alcune disattenzioni nei momenti chiave. Le sue parole sui «centimetri mancati» e sui rimbalzi offensivi concessi fotografano bene il confine sottile tra competere e vincere. La Virtus resta squadra viva, capace di stare dentro le partite anche contro avversarie ben costruite, ma chiamata a trasformare qualità e applicazione in maggiore concretezza.

Più silenziosa, ma non meno significativa, la sconfitta del Cus Cagliari contro Alcamo. In questo caso a parlare sono soprattutto i numeri e l’andamento della gara. Dopo un avvio complicato, le universitarie avevano trovato ritmo, equilibrio e persino il vantaggio, prima di cedere nell’ultimo quarto, quando stanchezza e poca lucidità hanno preso il sopravvento. Il dato dei soli quattro punti segnati negli ultimi dieci minuti racconta una squadra arrivata corta al momento decisivo. Al di là del risultato, resta però il valore di un’andata affrontata con coraggio.

Segnali decisamente più distesi arrivano da Selargius, dove la Nuova Icom San Salvatore ha ritrovato il successo contro Milano Basket Stars. A sottolinearne l’importanza è stato l’assistant coach Nicola Massa, che ha parlato di una partita «necessaria per il morale e per ricompattare il gruppo». Le sue parole sulla solidità difensiva e sulle buone scelte offensive danno il senso di una vittoria costruita con metodo, utile anche per dare spazio alle più giovani e ritrovare certezze dopo tre stop consecutivi.

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