Saranno Alghero, Sigma, Ferrini e Latte Dolce a contendersi il prestigioso titolo di campione regionale Allievi Elite. Playoff che avranno inizio il 28 aprile e prevedono scontri di andata e ritorno. Questi gli accoppiamenti: Alghero-Ferrini e Sigma-Latte Dolce.
La finale (in gara unica) decreterà la squadra campione della Sardegna che competerà coi campioni delle altre regioni con in palio lo scudetto categoria dilettanti.
Nell’ultima giornata la Ferrini stacca il pass battendo (4-1) il Selargius con tripletta del matador Marras. La Sigma (con mister Mocci che opta per un ampio tournover) perde in casa (0-2) contro il Gigi Riva. A segno il bomber Cadoni e l’ottimo Aru. Una gara senza storia comandata dall’inizio alla fine dagli uomini di Zini autori di un campionato superlativo che con un pizzico di fortuna in più poteva culminare con un posto nei playoff.
Da segnalare le buone prove di Massani, Vacca e Cordella che hanno avuto il merito di farsi trovare pronti quando chiamati in causa.
Nel girone B, blackout indolore per il Latte Dolce che perde il derby con l’Academy Latte Dolce per 4 a 2 (doppietta di Riu), mentre l’Alghero non fa sconti a nessuno e anche grazie al poker del bomber Monti piega con nove reti la Puri e Forti.
Salutano la categoria la Free San Paolo, la Futura Sales, l’Iglesias e il Lanteri Sassari.

Forza fisica, velocità e precisione nel tiro, sono queste le doti principali di Enrico Strazzera, attaccante nativo di Cagliari ma di adozione quartese le cui giocate sono un bellissimo ricordo per tante società. Tra queste Antonstefano, Sant’Elena, Asseminese, Mandas, Senorbi, Settimo San Pietro, Villaputzu  e Sarroch. Quasi 300 reti in carriera tra Terza categoria ed Eccellenza: reti di destro, sinistro, di testa e su calci piazzati. Strazzera ne ha fatti a grappoli; le stagioni più esaltanti sono state spesso falcidiate da tremendi infortuni che lo hanno tenuto ai box per poi restituirlo più forte di prima.

«Gli anni più belli sono stati sicuramente quelli all’Antonstefano. Grazie a tante buone prestazioni ho avuto la possibilità di farmi conoscere e giocare in tante squadre fino ad arrivare all’Eccellenza». L’inizio nel settore giovanile della Ferrini Quartu in chiaroscuro ha forgiato il carattere del 47enne centravanti che ha poi saputo farsi valere col passare degli anni. «Un giovane non deve mai abbattersi, deve sempre allenarsi per migliorare i punti deboli; guardare in tv i campioni che fanno il tuo stesso ruolo, carpirne i movimenti e le giocate può essere di grande aiuto». Sono stati due i giocatori che Strazzera ha sempre ammirato per capacità balistiche, estro, potenza, tecnica e fantasia: «Roby Baggio e Ronaldo il fenomeno, giocatori con testa ed autentici talenti».
I tanti infortuni hanno costretto Strazzera ad appendere anzitempo le scarpette al chiodo per poi tentare l'avventura in panchina: «Un allenatore oggi deve avere una conoscenza storica del calcio, deve essere un leader e poi deve fungere quasi da psicologo». La carriera da mister si è interrotta, per ora: «Ho smesso perché al momento ho poco tempo a disposizione da dedicare a questa attività che ne richiede tantissimo, ma non escludo un ripensamento. Negli anni in cui ho giocato ho avuto tantissimi allenatori. Un po' tutti mi hanno insegnato qualcosa, chi più chi meno».

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