A Carbonia, dal 4 febbraio al 27 maggio, si alza il sipario del Teatro Centrale sulla “Grande Prosa, danza e musica”, il nuovo cartellone del Cedac.

Sono nove i nuovi titoli in calendario che offrono al pubblico riletture di classici e testi di autori contemporanei, coreografie e intrecci di parole e note. «Sarà una grandissima stagione da vivere insieme – ha evidenziato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu – a cittadini e cittadine che saranno anche coinvolti in un progetto di ricostruzione della storia dell'antica zona mineraria».

«Tra i nomi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, con Raffaella d'Avella e Giovanni Moschella, de “i Macbeth”, riscrittura del dramma shakespeariano firmata da Francesco Niccolini», ha detto Valeria Ciabattoni, direttrice artistica Cedac. Poi l'attore Stefano Masciarelli in scena con Fabrizio Coniglio con "Stavamo meglio quando stavamo peggio?”.

È del regista argentino César Brie la drammaturgia e regia di “Raccontami di domani” con Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti. Si ispira invece alla figura biblica della donna moabita emigrata in terra d'Israele, antenata del Re Davide, “Rut” di Cristoph Nix, con Chiara Murru, diretta da Nicola Bremer.  Un altro appuntamento, questa volta con la commedia, racconta la ricerca de “L'Uomo Ideale”, scritta da Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli e interpretata da Simone Montedoro, Emanuela Fresi e Noemi Sferlazza, oltre allo stesso Toni Fornari, che firma anche la regia. In “Uomini e Virus / Uno scomodo equilibrio” – di e con il geologo Mario Tozzi e il jazzista Enzo Favata – viene dato uno sguardo al rapporto tra uomo e natura.

Si sofferma sui cambiamenti del paesaggio e sulle conseguenze a breve e lungo termine della presenza antropica anche "Cartografie", progetto di Paola Di Mitri. La danza conta due appuntamenti: “Astor / Un secolo di Tango” del Balletto di Roma, con le musiche eseguite dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi, omaggio ad Astor Piazzolla e “Le Quattro Stagioni” di Cob / Compagnia Opus Ballet sulle note di Antonio Vivaldi, con coreografia di Aurelie Mounier.

(Unioneonline/v.f.)

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