Per la cultura serve una vera e propria lotta senza quartiere, o per meglio dire un "teatro senza quartiere", come recita il titolo della nuova rassegna del Teatro del Segno.

Quattordici appuntamenti in cartellone presso il teatro Sant'Eusebio a Cagliari da questo sabato fino a maggio del 2018, con l'intento, spiega il direttore artistico Stefano Ledda di "trasformare questo bello spazio in un centro di attrazione". E l'inizio è subito nel segno del sorriso grazie a Rossella Faa con "Bella bella sa Beccesa", sabato 11 e domenica 12.

Fra gli spettacoli che spaziano tra generi e autori, il 25 e il 26 novembre andrà in scena "Il caso Dorian Gray", una rivisitazione del classico di Oscar Wilde. Tratta invece un tema di grande attualità, ovvero la gestione dell'acqua, "Il sogno svanito", previsto in cartellone il 16 dicembre.

Mentre Pierpaolo Baingiu racconterà con coraggio e umorismo la fibrosi cistica nel suo monologo del 20 gennaio "Senza fiato". Sul palco anche le Lucido Sottile, in scena il 3 febbraio con "Uno è Trino", un divertente trittico sulle idiosincrasie, e Francesca Falchi il 17 febbraio che rappresenterà "Donne sull'orlo 2", in una serie di retroscena di coppia, imbarazzanti e divertenti.

Questo e molto altro ancora, come i laboratori "Cartoons in carne ed ossa" a cura di Serenella Converti, e i workshops sulla memoria e l'apprendimento a cura di Iolanda Mason, il seminario "Il Teatro è Vita" con Manuele Morgese e il laboratorio permanente tenuto dagli attori del Teatro del Segno.

Da segnalare infine il "Cagliari 2017 - Rovinarsi è un gioco" rivolto agli studenti, per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico, con lo spettacolo "GAP" e un dibattito con esperti, psicologi e operatori dei SerD.
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