Eugenio Finardi è tornato a distanza di pochi mesi a esibirsi a Porto Torres davanti a un'immensa platea, con migliaia di persone che hanno reimpito tutta l'area del Parco di Balai.

"Ho cantato lo scorso anno nella spiaggia quando c'era il maestrale e ho questa immagine di tutta la scogliera brulica di gente fino a chilometri da qui e sono felice di partecipare a queste feste di primavera in Sardegna".

Il cantautore con radici italo-americane non si è risparmiato davanti al calore del pubblico regalando i successi del suo ultradecennale repertorio.

Ha presentato il progetto "40 anni di musica ribelle", un cofanetto che contiene i gioielli dell'epoca Cramps Rrecords, da "Diesel" a "Sugo" fino a "Blitz", album proposti nelle versioni rimasterizzate, digitalizzate con tecnologie all'avanguardia direttamente dai nastri originali proprio per mantenere l'autenticità del suono.

Da quello scrigno sono venuti fuori brani come "Voglio", "Le ragazze di Osaka" e "Ti amo per come mi ami", che hanno incantato il pubblico, passando per "Amore diverso", "La radio", fino alle canzoni manifesto "Musica ribelle" ed "Extraterrestre".

La sua performance quest'anno è stata inserita all'interno del cartellone "Pasqua con Andrea", realizzato in collaborazione con la Fondazione Andrea Parodi.

"Considero Andrea e Demetrio Stratos le due voci maschili più importanti che l'Italia abbia mai avuto. Andrea - aggiunge Finardi - è stato un cantante straordinario e inarrivabile, con un dono che ha saputo coltivare e far crescere scegliendo il repertorio e gli accoppiamenti giusti anche se dal continente non ha avuto quello che meritava".
© Riproduzione riservata