Era il 14 settembre del 2000 quando la porta rossa del "Grande Fratello" si apriva per la prima volta: un "esperimento sociale" venne definito il format del nuovo reality, che vedeva come protagonisti dieci concorrenti sconosciuti, pronti a vivere per tre mesi in un’accogliente casa di Cinecittà spiati 24 ore su 24.

Fra loro, in un format destinato a raccogliere un successo senza precedenti, anche la 27enne di Alghero Maria Antonietta Tilloca, studentessa appassionata di arte che in quell'esperienza aveva visto l'occasione per affrancarsi da una vita che non le stava dando le soddisfazioni che avrebbe voluto.

"Tutto coincideva con la mia esigenza di trasferirmi dall'Isola", ha raccontato questa mattina Maria Antonietta ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Fui colpita da una pubblicità, ma pensavo fosse un corso a premi, non un reality: l'ho capito dopo e mi ci sono buttata volentieri".

Di quell'esperienza la bella algherese, che oggi vive a Roma dove insegna pittura e fa teatro per diletto, ricorda la sofferenza legata al fatto "di non fare nulla nella casa. Ero abituata ad una vita più dinamica. Sapevamo che c’erano le telecamere, ma questo pensiero non ci disturbava. Non avevamo l’idea di come venivamo visti, pensavo che le inquadrature fossero dall'alto, non avevo nemmeno capito che ci fossero i primi piani".

La giovae di Alghero (Ansa)
La giovae di Alghero (Ansa)
La giovae di Alghero (Ansa)

Quindi un affettuoso ricordo per Pietro Taricone, con cui aveva continuato a vedersi dopo l'esperienza nella casa.

"Ci si sentiva e vedeva anche se non spesso – ha spiegato - Ovviamente non l’ho vissuta bene la sua morte. L’ho vissuta nel mio intimo, non ho mai voluto rilasciare interviste perché una cosa è la tv, altra cosa è la vita privata. Ero in Sardegna quel giorno, ho preso una nave e poi sono andata a salutarlo al cimitero".

E ancora frasi lusinghiere per Rocco Casalino: "Sono contenta per lui, la sua determinazione l’ha portato a raggiungere un livello che spero lo soddisfi. Quando vedo qualcuno che conosco raggiungere alti obiettivi sono felice per lui".

Infine, un commento sulle attuali edizioni del Grande Fratello: "Solo il nome è rimasto lo stesso – spiega Maria Antonietta - ma come contenuti e come tipologia di trasmissione è diversissimo rispetto al passato. Noi abbiamo vissuto quei mesi nell'inconsapevolezza e secondo me è un esperimento che non si può rifare. Lo guardo perché mi piace guardare di tutto, sono curiosa, poi ovviamente ho il mio senso critico".

(Unioneonline/v.l.)
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