In attesa del calendario dell'estate 2021, il jazz sardo sposa ufficialmente la svolta green: anche Time in Jazz e Musica sulle Bocche aderiscono, infatti, a Jazz Takes The Green, la prima rete italiana dei festival jazz ecosostenibili.

"Il futuro del nostro pianeta passa anche attraverso la musica - dice il direttore artistico di Time in Jazz Paolo Fresu -. Il green dovrà essere il colore del presente e i suoni ne sono l'arcobaleno: sviluppare nei nostri festival la sostenibilità ambientale è un dovere oltre che un diritto". Gli fa eco Enzo Favata, alla guida del festival Musica sulle Bocche.

"Il nostro legame tra musica, paesaggio naturale e concerti a basso impatto ambientale nasce nel 2004", spiega. "Time in Jazz e Musica sulle Bocche hanno da sempre molte cose in comune: penso che entrambi, a un certo punto, abbiamo capito che ciò che stavamo facendo aveva un senso per le generazioni che ci avrebbero seguito".

Jazz Takes The Green, le cui basi sono state poste lo scorso giugno durante un convegno, è la prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa ecologica: ne fanno parte 17 festival in Italia con l'obbiettivo di favorire la riconversione da eventi ad alto impatto ambientale a eventi green, attraverso l'adozione di criteri ambientali come la riduzione del consumo di risorse naturali, la mobilità sostenibile, la gestione dei rifiuti, l'eliminazione dell'uso della plastica, i consumi energetici, l'utilizzo di materiali ecocompatibili per gli allestimenti scenici, la scelta dei luoghi e degli spazi in cui si svolgono i festival.
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