Un riff di blues, ma anche un “ponte” per collegare il ritornello alla strofa. O persino una azzeccata cover dei Creedence Clearwater Revival con chitarra e banjo da remixare. I rapper statunitensi chiamano Sassari per abbellire i loro brani. Capita così che Aldo Gallizzi, sia singolarmente, sia con la formazione dei Double Dose si sia trovato a collaborare con Lord Willin e Mike Consiglio, uno al quale anche Neffa ha prodotto un beat.

Sassarese, 55 anni, Aldo Gallizzi si divide tra giornalismo sportivo e musica. E la sua amicizia col producer e musicista concittadino John Solinas (ormai da qualche anno riferimento per diversi rapper degli Usa) ha prodotto l'incontro. «Il riff di chitarra blues è stato scelto da Lord Willin per Devil's dress, mentre Mike Consiglio ha scelto la mia chitarra per Neverlast e poi abbiamo fatto il remix di due pezzi dei Double Dose. La tecnologia ha abbattuto le barriere e consente collaborazioni impensabili soltanto 15 anni fa. Noi mandiamo riff, bridge o altre parti, John Solinas ci aggiunge i beat e li invia agli americani che ci cantano sopra ed è una bella sensazione ascoltare il prodotto finale».

Aldo Gallizzi (foto concessa)
Aldo Gallizzi (foto concessa)
Aldo Gallizzi (foto concessa)

Nelle trasmissioni televisive Mike Consiglio parla spesso dei suoi amici musicisti sassaresi e la strada delle collaborazioni resta aperta e trafficata.

Il quartetto dei Double Dose comprende oltre ad Aldo Gallizzi (chitarra e mandolino) anche Claudio Spanu (fisarmonica, banjo e tastiere), Antonio Miscali (chitarra, armonica e voce principale) e Danilo Mura (contrabbassista). Per dieci anni hanno portato in giro country folk e musica della west coast: «Prima cantavamo solo in inglese, ora facciamo anche testi in sardo grazie a Michele Pio Ledda e la formula funziona perché siamo entrati pure nei circuiti di musica etnica».

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