Arriva alla sua fase conclusiva il Concorso internazionale "Fiorenzo Serra" dedicato alla cinematografia etnografica e indetto lo scorso giugno dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda, con la collaborazione del Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione (Disuff) dell'Università di Sassari.

Un evento intitolato al cineasta sassarese Fiorenzo Serra, autore di preziosi documentari sulla realtà isolana, che quest'anno ha avuto come tema centrale quello dell'artigianato tradizionale e artistico, italiano e internazionale.

Il lavori candidati sono arrivati da 60 Paesi, dei quali 13 dalla Sardegna, e il vincitore sarà scelto tra i 16 finalisti da una giuria composta dal direttore del Disuff Marco Milanese, dall'antropologa dell'Università di Torino Alessia Glielmi, dal giornalista e scrittore de L'Unione Sarda e Videolina Giacomo Serreli, dall'antropologo della Società Umanitaria Simone Ligas e dal regista Pietro Mereu.

Il regista Pietro Mereu, giurato del Festival e docente del masterclass sul documentario
Il regista Pietro Mereu, giurato del Festival e docente del masterclass sul documentario
Il regista Pietro Mereu, giurato del Festival e docente del masterclass sul documentario

A premiare i primi tre classificati, sabato 15 dicembre, nell'aula del dipartimento di Storia dell’Università di Sassari alle 10.30, sarà il professor Attilio Mastino, mentre sono in corso in questi giorni tre masterclass cinematografiche a iscrizione libera.

Tra queste, in programma per domani, la lezione "Le declinazioni del documentario contemporaneo" con il regista Pietro Mereu, entusiasta di far parte della giuria e di cimentarsi in veste di insegnante: "Racconterò come ho iniziato a fare documentari, come si sta evolvendo il documentario contemporaneo e come si crea una serialità nel documentario. (…) Sono contento di poter fare una lezione su quella che è la mia passione e scambiare idee con ragazzi che vorrebbero farne un lavoro. Il mio percorso da outsider iniziato solo 9 anni fa con 'Disoccupato in affitto', ha toccato il documentario in tutte le sue forme, e la sperimentazione è fondamentale per evolvere".

(Unioneonline/b.m.)
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