Chiusura in grande stile per il Festival del cinema di Tavolara.

Nella serata, condotta da Geppi Cucciari, è andata in scena la proiezione di “Nomadland”, il film di Chloé Zhao, vincitore di 3 premi Oscar e con una straordinaria interpretazione di Frances McDormand, trionfatrice con questa pellicola, con la quale si è aggiudicata la sua terza statuetta come miglior attrice protagonista.

Presentati poi i due ultimi corti arrivati direttamente dalla cinquina finalista degli ultimi Premi David di Donatello: Shero di Claudio Casale e Gas station di Olga Torrico.

Premiati quindi l’Eco Mov il presidente della squadra di basket Dinamo Sassari Banco di Sardegna, Stefano Sardara, e l’attrice Greta Scarano, protagonista per la serie televisiva di Rai1 “Chiamami ancora amore” di Gianluca Maria Tavarelli, di cui è stato presentato un estratto.

Un'immagine dalla serata (foto ufficio stampa)
Un'immagine dalla serata (foto ufficio stampa)
Un'immagine dalla serata (foto ufficio stampa)

“È stata una bella edizione, molto partecipata e capace di emozionare ancora il nostro pubblico. Grazie a tutti quelli che sostengono la nostra iniziativa e tutti i collaboratori, il nostro è un evento davvero complesso, in una location magica ma per niente scontata”, spiegano gli organizzatori.

"Il pensiero ‘torniamo al cinema’ stampato sulle nostre magliette – aggiungono poi – è stato un po' quello che ha guidato il nostro lavoro, speriamo si concretizzi sempre più lasciando alle spalle il brutto ricordo della pandemia”.

EMILIO LUSSU – Fabio Segatori, regista e produttore, insieme alla moglie Paola Columba, anche lei produttrice, con la loro Baby Films, hanno presentato in esclusiva per il Festival di Tavolara il promo del film “Lussu”, incentrato sulla straordinaria figura di Emilio Lussu, realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Sardegna e la Cineteca Sarda. Protagonisti Renato Carpentieri, Galatea Ranzi e il cagliaritano Giacomo Fadda nel ruolo di Emilio Lussu da giovane.

Un docufilm, frutto di 3 anni di lavoro, con repertori provenienti dai più prestigiosi archivi del mondo (incluso lo Steven Spielberg Film and Video Archive).

Prima assoluta in ottobre al prossimo Festival del cinema di Roma.

(Unioneonline/v.l.)

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