Due anni fa aveva ammaliato il pubblico sardo col racconto dell'Olimpiade del 1936 ed era stato anche ospitato nella sala Pisano de L'Unione Sarda.

Ora Federico Buffa ritorna nell'Isola con il nuovo spettacolo dal titolo "Il rigore che non c'era", ennesima dimostrazione del talento di un artista (il termine giornalista gli va stretto) che con la sua voce, le sue pause, la scaletta del racconto e gli aneddoti riesce ad incantare raccontando lo sport e la vita in maniera epica, divertente e commovente.

Prima tappa a Sassari, il 26 marzo, nel Nuovo Teatro Comunale, per la seconda anteprima del Festival Abbabula, organizzato dalla cooperativa Le Ragazze Terribili.

Lo spettacolo "Il rigore che non c'era" è scritto a quattro mani con Marco Caronna, che ne cura la regia e in scena interpreta uno strampalato attore. Le storie che attraversano la Storia attraverso personaggi magari dimenticati come il calciatore argentino Renè "Loco" Houseman, campione del mondo nel 1978, e attraverso personaggi noti e attuali come LeBron James, e campioni inarrivabili come Pelè, che dopo quel millesimo gol è arrivato sino a 1.281 reti. E ancora, vicende intrecciate tra loro, come quella dei cantanti Elis Regina e di Sam Cooke, il tutto punteggiato dalla musica di Alessandro Nidi, che col suo pianoforte sottolinea, impreziosisce e accompagna le parole.

Sullo sfondo, una casa e la copertina di Sergeant Pepper dei Beatles, presente nella scena e nel testo. Da quella casa compare una sorta di angelo, custode e disincantato, interpretato da Jvonne Giò. La nuova tournée, prodotta da International Music and Arts, partirà il 7 febbraio dal Teatro Verdi di Pisa.
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