Diktat di Kiev ai ballerini ucraini: “Non portate in scena Cajkovskij”. Cancellato il “Lago dei Cigni” in due teatri italiani
Vietato portare in scena opere dei russi, i teatri italiani costretti a rivedere il programma
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“Non portate in scena opere dei russi”. E’ il diktat ai ballerini ucraini del ministero della Cultura di Kiev, che fa saltare alcuni spettacoli in Italia.
In particolare parliamo del “Lago dei Cigni” del compositore russo Petr Il’ic Cajkovskij, in programma ieri sera al Teatro comunale di Lonigo, nel Vicentino.
Lo spettacolo è stato cancellato dal corpo di ballo ucraino dopo che gli artisti sono stati contattati dalla National Opera of Ukraine e dal ministero della Cultura di Kiev, che ha intimato loro di fermarsi. Lo spettacolo benefico, con incasso da devolvere a sostegno del popolo ucraino, è stato sostituito con “Giselle”, un altro balletto.
Stessa cosa a Ferrara, dove i ballerini ucraini la sera del 9 aprile non danzeranno sulle note del compositore Cajkovskij. Anche qui era in programma “Il lago dei cigni”, sostituito con “Ukraina Gran Gala Ballet”.
“Il governo ucraino ha recentemente imposto il divieto a tutti i suoi artisti di interpretare opere di autori russi”, spiega la direzione del teatro che dice di non condividere la decisione perché “la cultura russa è patrimonio dell'umanità e della cultura occidentale in particolare, non è emanazione del governo russo”.
“Nonostante la nostra divergenza di vedute con il ministero della Cultura ucraino – viene precisato -, per non esporre gli artisti ospiti del nostro Teatro a violazioni delle leggi emanate nel proprio Paese, abbiamo condiviso con i danzatori ucraini l'idea di un cambio di programma”.
(Unioneonline/L)